Biografia
Vita a Firenze
Leonardo da Vinci nacque illegittimamente da messer Piero da Vinci, notaio italiano, e da una cortigiana di nome Caterina, nel 1452. Crebbe in Toscana, e a 14 anni, divenne apprendista del Verrocchio, il proprietario del miglior laboratorio artistico di Firenze, dove ha collaborato con il Maestro sul Battesimo di Cristo.A 20 anni, Leonardo viene proclamato Maestro della Gilda di San Luca e apre il suo primo laboratorio a Firenze, dove continua a collaborare con il Verrocchio. Durante questo periodo, fa amicizia con la famiglia Auditore, particolarmente con Ezio. Dopo l'esecuzione di Giovanni, Federico e Petruccio Auditore, Leonardo incontra ancora una volta Ezio, per riparare la Lama Celata. Tuttavia egli fa uno scherzo ad Ezio, in quanto gli dice che per azionare la Lama, bisognava tagliare l'anulare. Leonardo rimane affascinato da un oggetto così avanti nel tempo, ma, con i progetti di Altaïr, tutto fila liscio.
Leonardo, da quel momento, scompare, ma nel 1478, Ezio gli fa visita con una nuova pagina del Codice, datagli dallo zio Mario. Egli decifra la pagina, e costruisce una seconda lama nascosta per il suo amico. Intanto, prima della Congiura dei Pazzi, Leonardo diviene ingegnere dei Medici, e riceve un'altra visita da Ezio. In questa visita, gli costruisce una lama che consente di iniettare un potente veleno ai nemici. Poi, fece anche un ritratto di Bernardo Baroncelli, membro della Congiura, confermando l'amicizia con i Medici.
Romagna
Leonardo incontra nuovamente Ezio sugli Appennini, mentre sta cercando di cambiare una ruota della diligenza rotta, e parla all'Auditore della macchina volante. Ezio si offre di guidare, e partono insieme per la Romagna. Durante il viaggio, il carro viene attaccato dai soldati di Rodrigo Borgia, ma i due si salvano, ed Ezio lascia le rendini a Leonardo, per combattere contro i soldati. Si incontrano poi in un porto della Romagna, dove salpano per Venezia.Venezia e Milano
Al loro arrivo a Venezia, Leonardo e Ezio fanno un giro della città, prima di essere condotti alla sua nuova bottega con un addetto ai bagagli, di nome Alvise.Purtroppo Leonardo deve ripartire subito per Milano, chiamato da Ludovico il Moro, dove lavorò per lui e per Galeazzo Maria Sforza come architetto, pittore, e ingegnere militare. Ogni tanto faceva una scappatina a Venezia, e, in uno di questi periodi, Ezio lo consulta nuovamente, ma stavolta per qualcosa di diverso: la macchina volante di Leonardo, che serve per entrare nel Palazzo Ducale in modo da poter salvare il Doge, da Carlo Grimaldi. Dopo un volo di prova, Leonardo ritiene che la macchina sia inutile, poiché non riesce a stare in aria per molto tempo. Dopo pochi secondi, viene ispirato da un pezzo di carta bruciata dal fuoco, concludendo che per far arrivare Ezio fino al Palazzo Ducale, si devono accendere una dozzina di falò sparsi per tutta la città, in modo che l'aria calda mantenga in volo Ezio, il quale riesce parzialmente nel suo intento.
Dopodiché, Leonardo rimase a Milano, fino a quando, nel 1486 torna a Venezia. Pochi giorni dopo, Ezio, accusato di aver ucciso il Doge, fa visita a Leonardo, chiedendo una maschera di Carnevale, in modo che non venga riconosciuto, essendo ricercato a Venezia. Egli ha anche un'altra pagina del Codice, e Leonardo, dopo averla studiata, scopre che contiene il piano per una piccola arma da fuoco, che può essere nascosta nel polso di Ezio. Dopo averla testata, Leonardo dà ad Ezio la maschera, e lo manda da Suor Teodora e Antonio per complottare l'assassinio del nuovo Doge: il Templare Marco Barbarigo. Dopodiché, Leonardo ritorna a Milano, per continuare a svolgere le sue funzioni nella corte del duca, dove, nel tempo libero, studia in segreto le copie delle pagine del codice. Studiandole, si accorge che le parole sul retro formano delle frasi, che parlano di una Cripta e di un profeta. Il giorno prima dell'arrivo dei Templari da Cipro, Leonardo parla ad Ezio delle sue scoperte, e soggiorna per poco tempo a Venezia.
Durante il soggiorno, riceve la visita di Ezio, Mario Auditore , e di Niccolò Machiavelli , che gli portano la Mela dell'Eden, appena ottenuta da Rodrigo Borgia. Cercando di dare un senso alla Mela, Leonardo ne rimane affascinato, e l'attiva accidentalmente. Capendo che era troppo pericolosa, gli Assassini e Leonardo decidono di trasportarla a Forlì, dove regna un'alleata degli Assassini, Caterina Sforza. Mario, intanto, gli propone di soggiornare a Monteriggioni nel caso ritorni a Firenze. Leonardo successivamente, rimase a Milano, fino alla conquista della città, da parte di Luigi XII.
A Roma per i Borgia
Nel 1499, Cesare Borgia costrinse Leonardo a lavorare per lui. Leonardo dovette accettare e, studiando la Mela, inventò delle macchine belliche per l'esercito di Cesare. Nel 1501, contattò Ezio, chiedendogli di distruggere le sue invenzioni. Gli propose anche di realizzare un'altra lama celata, dei dardi avvelenati, e un guanto da scalata. Inoltre, una volta che Ezio avesse distrutto tutte le macchine belliche, gli regalò un paracadute.La scomparsa
Durante il suo soggiorno a Villa Auditore, Leonardo cominciò a fare qualche ricerca sul Tempio di Pitagora, e decise di disegnare la mappa del suo ingresso, utilizzando un inchiostro invisibile per delineare i pezzi di essa nascosti nei suoi dipinti. Pultroppo i suoi lavori caddero nelle mani dei Borgia durante l'Assedio di Monteriggioni.Continuò a Roma, fino al 1506, quando entrò in contatto con il culto di Pitagora. Frequentò il leader degli Ermetisti, Ercole Massimo, al fine di acquisire maggiori informazioni sulla setta. Dopo un po' di tempo, Leonardo venne rapito dagli Ermetisti, che volevano l'ubicazione del Tempio.
Ezio, attraverso l'aiuto dell'assistente di Leonardo, Salaì, scoprì la posizione del Tempio, e dopo il salvataggio di Leonardo dagli Ermetisti, si fecero un giro nel Tempio, e ne uscirono salvi.
"Posso fare qualcosa per te?"
-Leonardo da Vinci ad Ezio
Leonardo da Vinci appare in Assassin's Creed II e Assassin's Creed Brotherhood dove ha ruolo di aiutante, alleato e amico di Ezio.
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