giovedì 12 luglio 2012

Desmond Miles

Desmond Miles (13 marzo 1987) era un barista e, a sua insaputa, il discendente di una lunga dinastia di Assassini. Nel mese di agosto del 2012, fu rapito e rinchiuso nei laboratori dell'Abstergo Industries, una multinazionale farmaceutica controllata dai Templari, e costretto a rivivere in una macchina chiamata Animus i ricordi del suo antenato siriano Altaïr Ibn-La'Ahad, vissuto durante la Terza Crociata, per apprendere la posizione dei Frutti dell'Eden.
Riuscito a fuggire grazie all'aiuto di Lucy Stillman, Desmond utilizzò di nuovo l'Animus per esplorare i ricordi di un altro suo antenato, Ezio Auditore da Firenze, per addestrarsi rapidamente e scoprire il nascondiglio della Mela dell'Eden.
Costretto da Giunone a pugnalare Lucy, Desmond cadde in uno stato comatoso. All'interno dell'Animus, incontrò la copia virtuale di Clay Kaczmarek, che lo aiutò a risvegliarsi.

 

Biografia

Desmond Miles nacque in un nascondiglio degli Assassini nel deserto, conosciuto come "La Fattoria", una piccola fortezza composta da circa trenta persone. Sebbene fosse destinato a divenire un Assassino, Desmond, stanco dell'eccessiva preoccupazione e paranoia dei genitori per la sua incolumità, il giorno del suo sedicesimo compleanno, fuggì da casa.Dopo aver lasciato il complesso degli Assassini, passò i successivi nove anni a nascondersi a New York, dove, pur mantenendo un profilo basso, trovò lavoro come barista. Consapevole dell'esistenza dei Templari, e volendo evitare sia loro sia gli Assassini, Desmond non utilizzò mai il suo vero nome, ed utilizzò solo contanti per acquistare vari oggetti. Tuttavia, alla fine fu rintracciato attraverso le impronte digitali necessarie per il patentino negli USA, e venne rapito dall'Abstergo, e trasportato nella loro sede in Italia.

Rapimento dell'Abstergo

Nel settembre 2012, Desmond Miles, rapito dall'Abstergo, una multinazionale farmaceutica controllata dai Templari, viene introdotto nell'Animus, un dispositivo in grado di leggere le memorie dei propri antenati attraverso la "memoria genetica" contenuta nel DNA. In un primo momento, Warren Vidic, responsabile del Progetto Animus, ha tentato di ottenere le informazioni che voleva dalla mente di Desmond, ma venne accolto da un fallimento. Uscito dall'Animus, Desmond sostenne di non essere di più che un barista, ma Vidic gli rivelò che sapevano della sua appartenenza agli Assassini, costringendo Desmond ad ammettere il suo passato. Vidic e Lucy hanno detto a Desmond che stavano tentando di accedere ad un ricordo specifico, ma che il subconscio di Desmond stava resistendo ai loro sforzi. Vidic avvertì Desmond dicendogli che se si fosse rifiutato di collaborare, gli avrebbero indotto un coma, continuando il loro lavoro, e lasciandolo morire una volta finito. Senza scelta, Desmond accettò di collaborare.[1]
Desmond esplorò i ricordi del suo antenato Altaïr, membro dell'Ordine degli Assassini durante la Terza Crociata. Fece ciò per diversi giorni, sotto la supervisione di Vidic, ma durante le notti, tra una sessione e l'altra, Desmond scoprì di essere capace di esplorare il laboratorio dove era rinchiuso, accedendo anche al computer dell'Animus e (dopo aver rubato la penna elettronica di Vidic) alla sua casella di posta elettronica.[2]
Attraverso le e-mail, Desmond imparò molto sull'Abstergo, ed anche sulla persona che era utilizzata nell'Animus prima di lui, il Soggetto 16, che era diventato pazzo a causa della prolungata esposizione all'Animus. Infine, grazie a Lucy, gli Assassini appresero della cattura di Desmond, e tentarono di liberarlo.
Tuttavia, il tentativo di salvataggio fallì. Vidic si vantò anche del fatto di aver trovato ed ucciso gli Assassini nel loro covo, lo stesso da cui proveniva Desmond. Quando Vidic se ne andò, tuttavia, Lucy rassicurò Desmond dicendogli che i suoi genitori erano "probabilmente sfuggiti." Durante questa conversazione, Lucy si è rivelata un membro sotto copertura degli Assassini.[1]
Desmond raggiunse l'obiettivo di Vidic, e scoprì una mappa dei Frutti dell'Eden. I dirigenti dell'Abstergo poi ordinarono la sua uccisione, ma la sua vita fu salvata dall'intervento di Lucy, che chiese loro di risparmiare Desmond, al fine di riaccedere suoi ricordi, in caso fosse necessario. Dopo che i dirigenti se ne andarono, Desmond si rese conto di essere in grado di utilizzare l'Occhio dell'aquila, una capacità appartenente al suo antenato. Attraverso di essa, riconobbe definitivamente Vidic come nemico, e Lucy come alleata. Inoltre, individuò molti simboli e scritte sul pavimento e sui muri del laboratorio.

Fuga verso il Nascondiglio

Due ore dopo, Lucy arrivò improvvisamente nella stanza di Desmond, macchiata di sangue. Lucy gli disse di entrare nel Animus prima che l'Abstergo possa scoprire ciò che aveva fatto. Desmond, piuttosto confuso, concordò ed entrò nell'Animus. All'interno del Animus, ha rivissuto la nascita di un altro antenato, Ezio Auditore da Firenze. Subito dopo, venne fatto uscire velocemente dall'Animus, in modo tale da continuare la loro fuga.
I due vennero rapidamente individuati da due membri della sicurezza, ma Lucy bloccò una porta per fermarli, ma vennero costretti a scontrarsi con altre due guardie. Lucy prontamente li sconfisse sotto agli occhi stupiti di Desmond, permettendo loro di continuare a passare inosservati. I due entrarono in un ascensore di vetro che li portò in una grande stanza riempita con blocchi di uffici che ospitavano moltissimi Animus.
Desmond seguì Lucy, evitando così gli agenti di sicurezza, arrivando alla fine della stanza. Lucy tentò di inserire un codice nella porta chiusa di un ascensore, ma venne respinto. Desmond attivò d'istinto l'Occhio dell'aquila, e, individuati i tasti giusti, aprì la porta. Arrivati al parcheggio dell'azienda, i due vennero bloccati da altri agenti della sicurezza. Eliminati anche loro, i due poterono finalmente fuggire.
Arrivati in uno dei nascondigli degli Assassini, Desmond venne accolto da altri due Assassini, Shaun Hastings e Rebecca Crane,che avevano precedentemente lavorato con Lucy. Lucy disse a Desmond che lo scopo della fuga era di addestrarlo per diventare un assassino, cosa possibile nel giro di pochi giorni, grazie all'effetto Osmosi. Per fare ciò, Desmond aveva bisogno di rivivere i ricordi di Ezio. Desmond accettò di aiutarli, e venne quindi rapidamente collegato all'Animus 2.0, cominciando a rivivere i ricordi di Ezio.
Dopo aver ottenuto le abilità di Assassino grazie ai ricordi di Ezio, Desmond uscì dall'Animus, per testare il grado di apprendimento e per prevenire gli effetti collaterali dell'Animus, gli stessi di cui soffrì il Soggetto 16 fino alla sua morte.
Testandolo fagendogli attivare degli allarmi nel nascondiglio, Lucy lasciò Desmond a capire come raggiungerli attraverso l'uso dell'Occhio dell'aquila e delle competenze di corsa acrobatica. Mentre attivava gli allarmi, iniziò a vedere delle allucinazioni risalenti all'epoca crociata. All'inizio, le visioni erano brevi, e non erano nulla di cui preoccuparsi, ma dopo aver attivato tutti i dispositivi, le visioni assumettero una consistenza più reale.
Riportato alla medievale Acri per l'effetto osmosi, Desmond seguì di nuovo Altaïr, anche se questa volta senza utilizzare l'Animus. Attraverso questa visione, scoprì che Altaïr e Maria Thorpe avevano concepito un bambino, cioè il successivo antenato di Desmond dopo Altaïr.
Il giorno dopo, Desmond si risvegliò e ritornò nell'Animus, trascurando di dire agli Assassini delle sue visioni. Continuò quindi a continuare a rivivere le memorie di Ezio Auditore, e, tra un ricordo e l'altro, venne espulso dall'Animus per via di alcuni ricordi difettosi. Tornato nell'Animus, la squadra ha saputo che il nemico di Ezio, Rodrigo Borgia, divenne Papa Alessandro VI nel 1492, in modo da aver accesso ad un altro Frutto dell'Eden, il Bastone, ed alla Cripta. Quando Ezio vi entrò, si trovò di fronte ad un ologramma, che si è chiamata Minerva.
Minerva avvertì gli Assassini sulla fine del mondo, raccontando la storia della guerra tra "chi è venuto prima", e gli umani. Gli Assassini rimasero stupiti quando Minerva si rivolse a Desmond per nome, facendo rimanere confuso Ezio, il cui ruolo era solo fare da tramite. Poco dopo, Desmond venne tirato velocemente fuori dall'Animus, e, dopo aver visto i tre colleghi raccogliere le attrezzature, si rese conto che i Templari li avevano trovati.
Alzatosi, prese una Lama Celata che Lucy gli aveva dato, e andò con lei per coprire la loro fuga. Scesi al piano inferiore, i due si trovarono di fronte a Vidic ed a diversi agenti di sicurezza dell'Abstergo, intenti a riprendersi Desmond.
I due eliminarono tutti i Templari, e Desmond usò con abilità la Lama Celata ed il bastone elettrificato degli agenti. Rimasto senza uomini, Vidic si ritirò, consigliando agli Assassini di godersi la loro vittoria temporanea. I quattro Assassini sono poi fuggiti verso nord, e Desmond venne agganciato all'Animus nel furgone, per continuare a cercare altre informazioni. Nel frattempo, gli Assassini cominciarono a discutere sulla natura di Minerva e del suo discorso.

Monteriggioni

Dopo l'attacco dell'Abstergo al magazzino, gli Assassini viaggiarono alla volta di Monteriggioni, uno degli ultimi rifugi sicuri in Italia. Poiché i Templari erano ancora alla loro ricerca, ed analizzavano l'ambiente utilizzando i ripetitori di ricerca cellulari, gli Assassini erano costretti ad operare sottoterra, nel Santuario sotto Villa Auditore.
Mentre cercavano un passaggio alternativo per entrare nel Santuario, la cui entrata era bloccata, Desmond, attraverso l'effetto Osmosi, ebbe una visione di Ezio, che lo portò sulle mura, da cui eseguì per la prima volta il Salto della Fede in un mucchio di fieno. Desmond e Lucy poi si diressero verso il Santuario, attraverso un tunnel usato da Ezio e dagli abitanti di Monteriggioni per fuggire dopo l'assedio.
Mentre attraversavano il tunnel, Desmond ebbe più visioni. Ciò lo preoccupava, facendogli chiedere se alla fine anche lui sarebbe finito a "disegnare simboli sui muri." Lucy allora gli disse di non scherzarci, ricordandogli che il Soggetto 16 era morto.
Una volta raggiunto il Santuario, Desmond ebbe un'altra visione di Ezio, che sembrava esser tornato a casa nella sua vecchiaia. Prima di aprire le porte ai compagni, Desmond notò i numeri 1419, 1420, 1421 scritti sul muro, e lo disse agli altri Assassini. Shaun teorizzò che i numeri potrebbero fare riferimento a date, però ammise che aveva bisogno di fare ulteriori ricerche. Dopo essersi organizzati, Desmond si è occupato di trasmettere l'elettricità nel Santuario grazie ad un dispositivo inventato da Rebecca. Dopodiché, gli Assassini continuarono con le sessioni dell'Animus.

Tempio di Giunone

Dopo aver terminato le varie sessioni dell'Animus, Desmond e gli altri scoprirono che la Mela dell'Eden era nascosta sotto al Colosseo. Arrivati quindi a Roma, il gruppo si separò, lasciando a Desmond il compito di attraversare le rovine verso Santa Maria in Aracoeli, dove aprì la porta agli altri Assassini. All'interno della basilica, Desmond attivò un ascensore che li portò verso una stanza in cui c'era la Mela. Tuttavia, una volta toccata la Mela, Giunone, che aveva parlato misteriosamente a Desmond sia sotto al Colosseo sia nel suo Tempio, disse che il DNA di Desmond aveva attivato la Mela. Giunone prese poi il controllo del corpo di Desmond, costringendolo a pugnalare Lucy all'addome con la Lama Celata.
Ancora in stato di shock, Desmond viene reintrodotto nell'Animus da William Miles e da un altro Assassino.

Camera Nera

Desmond, ancora nell'Animus, viene trasportato nel tempio situato nello stato di New York, ma cade in uno stato comatoso, ed entra nella Camera Nera dell'Animus: una modalità sicura che gli permette di mantenere attivo il cervello, rimanendo quindi anche in vita. Qui, incontra il Soggetto 16, che gli dice che ora si ritrova in un mondo virtuale e che si dovrà concentrare sul resto della vita di Ezio, per cercare un Giunto Sincronico tra i suoi antenati, ricomponendo la sua mente, e tornando nel suo corpo originale.
Rivissuti i ricordi di Ezio fino al Giunto Sincronico, Desmond si trova al cospetto di Giove, capo della Prima Civilizzazione insieme a Minerva e Giunone, che racconta a Desmond che la sua razza ha cercato di sfuggire alla catastrofe che aveva quasi annientato l'umanità. Giove dice a Desmond che i membri della Prima Civilizzazione sigillarono tutto il loro sapere all'interno di un unico tempio, che si trova nello stato di New York, dove Desmond si stava già recando. Terminato il discorso di Giove, Desmond riuscì a svegliarsi e uscire dall'Animus, ritornando dai suoi compagni. A quel punto, William aprì il portellone del camion, preparandosi a esplorare il Grande Tempio.

Il Grande Tempio

Scesi dal furgone su cui essi avevano viaggiato, Desmond guidò i suoi compagni all'interno di una grotta. Penetrato all'interno, si trovò di fronte ad una grande parete, che a contatto con la Mela sprigionava dei bagliori che seguivano delle tracce su di essa. Desmond vi trovò un foro, e provò ad inserirci la Mela. Quest'ultima fece aprire un varco, permettendo agli Assassini di andare più in profondità. Si imbattè in un secondo apparente vicolo cieco, tuttavia, Desmond usò di nuovo la Mela, che fece aprire un nuovo varco. Finalmente, essi arrivarono all'interno di una struttura somigliante ad un tempio, dove videro a terra un frammento fisico di energia che emanava un bagliore. Desmond lo prese, e lo incastonò all'interno di un nuovo foro. Il frammento scatenò l'accensione di nuovi bagliori all'interno della grande sala, e la creazione di uno scudo di energia che impediva l'accesso ad una parte del tempio. Subito dopo, Desmond venne colto dall'effetto Osmosi. Difatti, suo padre, capita la condizione del figlio, appoggiò una mano sulla spalla di Desmond, che si voltò di scatto, vedendo non suo padre, ma un'altro uomo. Con questa visione, Desmond capì la situazione, e svenì. Venne prontamente inserito nell'Animus da William e Rebecca. Poco prima di svenire, Giunone sembra aver comunicato con egli, poichè Desmond sentì una voce che lo incitava a trovare una "chiave". Probabilmente l'effetto fu causato appositamente da Giunone per far rivivere i ricordi di Haytham a Desmond, al fine di trovare la chiave.[5]All'interno dell'Animus, Desmond seguì un breve corso di aggiornamento, e dopo aver ottenuto una buona sincronizzazione, iniziò a rivivere i ricordi di Haytham Kenway. Il 6 novembre 2012, uscì dall'Animus per la prima volta dopo l'ingresso nel tempio, e, oltre che essere stupefatto dalla scoperta di avere antenati Templari, litigò con suo padre, con cui ebbe sempre dei freddi rapporti. Desmond si sfogò su William, parlando del suo ruolo alcune volte troppo limitato e altre volte troppo impegnativo, affermando che anch'egli non sapeva più cosa doveva fare, poichè era stufo della situazione.[5]Ricevette anche delle brutte notizie da Shaun riguardo le fonti di energia. Quest'ultimo capì che all'interno del tempio non vi erano più altre fonti, dicendo che per la loro missione erano importanti. William disse a Shaun di continuare il proprio lavoro, magari cercando di capire come sostituire le fonti, mentre Desmond tornò di nuovo nell'Animus, alla ricerca del luogo cui si trova l'amuleto di Haytham. Tuttavia, rientrato nell'Animus, Desmond si trovò a rivivere i ricordi di un'altro antenato, un bambino di nome Ratonhnhaké:ton.

Manhattan

Il 15 novembre 2012, Desmond uscì di nuovo dall'Animus, e, finalmente, ebbe una buona notizia da Shaun, che disse di aver trovato la prima fonte di energia in un luogo poco distante dal tempio, Manhattan, a New York City. Il gruppo si precipitò in città, dove Desmond mise finalmente alla prova le abilità acquisite da Ezio.[5]
Raggiunse il punto più alto di un grattacielo in costruzione, usando i vari appigli e corridoi di esso, poi si arrampicò su di una gru, dal quale eseguì un salto della fede, ed aprì il paracadute al segnale di Rebecca, in modo da non mancare l'edificio sottostante in cui si trovava la fonte. Atterrato senza problemi sull'edificio, si infiltrò in esso alla ricerca della fonte. La trovò in uno studio, ben protetta in una teca di vetro, che ruppe facilmente con l'avambraccio. Tuttavia, intenzionato a tornare dai suoi compagni, si trovò faccia a faccia con Daniel Cross, armato con una pistola. Quest'ultimo spiegò a Desmond la situazione, chiedendo la fonte e dicendo che non voleva ucciderlo. Mentre si avvicinava, Desmond eseguì un rapido movimento, bloccando il braccio armato e rifilando un gran destro sul viso di Daniel, che cadde a terra privo di sensi. A missione completata, la squadra si recò a Boston, dove si fermarono a mangiare alla Green Dragon Tavern.[5][6]
Tornati al tempio, William e Shaun spiegarono a Desmond chi era Daniel, cioè un ex Assassino ora Maestro Templare. Dopo la spiegazione, Shaun tornò al lavoro per cercare di individuare la prossima fonte, mentre William continuò ad ispezionare il tempio. Tuttavia, Desmond notò l'ologramma di Giunone, e si diresse verso esso. Avvicinatosi, scoprì che Giunone era in contatto con egli. Ella spiegò a Desmond come avvenne la catastrofe, e le loro varie possibilità per evitarla. Successivamente, concluso il discorso, Giunone si spostò al banco dove doveva venir inserita la prossima fonte, mentre Desmond rientrò nell'Animus, tornando da Ratonhnhaké:ton, con che Rebecca si preparò a monitorare la sua situazione.

Brasile

Il 1 dicembre 2012, Shaun rintracciò la seconda fonte di energia situata in uno stadio del Brasile. Desmond uscì dall'Animus, e appresa la notizia partì immediatamente con i suoi compagni. Arrivati in Brasile, Desmond iniziò la sua missione. Si infiltrò nello stadio, dove ebbe della difficoltà, poiché la Abstergo aveva affisso vari manifesti raffiguranti egli e sparso molte guardie alla sua ricerca. Tuttavia, riuscì ad eludere le guardie e a trovare dei corridoi per arrivare nello studio dove vi era situata la fonte.
Vicino all'entrata dello studio, sentì degli urli provenire dall'interno, e, subito dopo, una scarica di proiettili. La donna riuscì a fuggire dalla stanza, ma venne colpita da un proiettile fatale. Ella cadde ai piedi di Desmond, priva di vita. Desmond si avvicinò all'entrata, dove dovette ripararsi immediatamente, a causa dell'uomo che continuava a sparare anche ad egli. L'uomo all'interno, esauriti i colpi, lanciò la pistola verso Desmond, per poi fuggire scontrandosi con quest'ultimo. Dopo lo scontro, Desmond vide che l'uomo in questione non era altro che Daniel Cross, incontrato già una volta a Manhattan, che cercava di fuggire con la fonte di energia. Desmond si lanciò immediatamente al suo inseguimento, sotto incitazione di Rebecca. Evitò molte guardie e passanti, e giunto in un cortile, fronteggiò Cross ed altre tre guardie. Mise al tappeto tutti i suoi avversari, incluso Daniel, a cui prese la fonte. Tuttavia, ottenuta la fonte, altre guardie giunsero sul posto, ed iniziarono ad inseguire Desmond. Rebecca disse ad egli di prendere velocemente il metrò, per sfuggirgli. Riuscì a seminare i suoi inseguitori, ed a prendere il treno in attesa appena in tempo.[5]
Tornati al tempio, Rebecca disse a Desmond di tornare da Ratonhnhaké:ton, o, in alternativa, posizionare la fonte di energia appena ottenuta. Desmond scelse la seconda possibilità, e si recò al prossimo banco in cui incastonare la fonte. Apparve di nuovo Giunone, la quale iniziò un nuovo discorso sul loro primo metodo provato per evitare la catastrofe, che includeva i Frutti dell'Eden e i viaggi nel tempo, effettuati da Coloro che Vennero Prima per cambiare il futuro. Inoltre, ella mostrò a Desmond vari ologrammi di Giove e Minerva e, sopratutto, di Ezio Auditore da Firenze, il suo tramite, impegnato in un discorso con Minerva stessa. Disse che si impegnarono per lasciare dei messaggi, per fare in modo che egli si salvasse. Concluso il discorso, Desmond, ormai stufo, si accanì contro il tempio, e poi rivelò la verità sull'omicidio di Lucy. Inoltre, egli capì che ogni cosa ci fosse stata oltre quella barriera di forza, avrebbe avvantaggiato Giunone. Successivamente, Desmond entrò di nuovo nell'Animus, continuando a rivivere i ricordi dei suoi antenati, al fine di scoprire l'ubicazione della chiave.

Rapimento del padre: Ritorno alla Abstergo 

Il 12 dicembre 2012, Desmond uscì di nuovo dall'Animus, e venne a sapere da Rebecca e Shaun che suo padre era stato rapito dall'Abstergo, che lo aveva portato in Italia, nello stesso luogo dove tennero anch'egli. Senza esitare, Desmond incitò i compagni a partire. Tuttavia, Rebecca lo bloccò, e gli fece vedere un video inviato da Warren Vidic destinato allo stesso Desmond. Il video mostrava suo padre in buone condizioni, anche se bloccato e legato ad una sedia. Vidic propose uno scambio. Chiese la Mela, e in cambio avrebbe liberato William, senza fargli alcun male.[5]Successivamente, Desmond si presentò alla sede Abstergo il 14 dicembre 2012, la stessa da cui era fuggito circa 3 mesi prima. Rebecca gli raccomandò di non farsi notare, anche se Desmond capì immediatamente che tutti i dipendenti sapevano del suo arrivo. Arrivato ai piedi dell'ascensore, due guardie lo bloccarono, intenzionate a scortarlo da Vidic. Desmond si rifiutò, chiedendo insistentemente di passare. Tuttavia, Vidic sapeva benissimo dove si trovava, e continuava a seguire ogni suo movimento e ad avvertirlo attraverso gli altoparlanti della sede. Inoltre, ordinò nuovamente alle due guardie di bloccarlo e scortarlo. Desmond si rifiutò di nuovo, e quando le guardie lo attaccarono, egli si difese, grazie alle abilità acquisite con il suo antenato Ezio. Uccise le due guardie, ed altre due accorse in supporto. Dopodichè, prese ingenuamente l'ascensore, poichè Vidic ricordò a Desmond che egli poteva controllare tutto all'interno dell'edificio, anche l'ascensore, che bloccò, impedendo a Desmond di uscire, ed avvisando le guardie della sua posizione. Tuttavia, Desmond elaborò un piano, e riuscì ad uscire, ingannando le guardie. Rebecca gli comunicò che non era riuscita a scoprire dove tenevano suo padre, ma Desmond rispose che egli sapeva benissimo dove fosse, e si recò velocemente sul luogo. Durante il cammino, Desmond incontrò molte guardie Abstergo, che uccise abilmente. Arrivato nella sala dell'Animus, non trovò suo padre, ma Daniel Cross ad aspettarlo, armato di pistola. Desmond riuscì ad evitare i primi proiettili, e si nascose dietro all'Animus, mentre Cross lo incitava ad arrendersi e porgergli la Mela. Tuttavia, al momento cruciale, a Daniel prese una delle sue solite crisi, che gli impedì di dare il colpo finale a Desmond. Quest'ultimo, non capì cosa stava succedendo, e inseguì Cross, che nel frattempo era fuggito. L'inseguimento si protrasse per molto tempo, finchè Desmond non trovò il momento giusto per uccidere Cross. Riuscì ad ucciderlo, ed a evitare le guardie, per poi dirigersi di nuovo all'ascensore, che, questa volta, Vidic non bloccò.[5]
Tornati nuovamente al tempio, Desmond cercò il luogo cui inserire la prossima fonte. Durante la ricerca, Giunone continuò a raccontargli dei vari esperimenti effettuati per cercare di sopravvivere. Ella disse che rinunciarono all'idea di difendere la Terra, ma cercarono un modo per continuare a viverci. Disse che suo marito Aita decise di sottoporsi a vari test, ma che fallirono di nuovo, e Aita cambiò notevolmente. Il suo corpo sarebbe vissuto, ma la sua mente divenne fragile. Disse che l'uomo chiese disperatamente di esser liberato, anche se Giunone gli promise di farlo dopo aver trovato una nuova cura. Tuttavia, ella, disperata nel vedere il marito in pessime condizioni, lo uccise, pugnalandolo al cuore. L'ologramma scomparse, e Desmond continuò la ricerca.[5]Raggiunta la sala dove tenevano William, Desmond finse di arrendersi, e porse la Mela a Vidic. Tuttavia, mentre la stava porgendo, manipolò la mente di una delle guardie vicine, che obbligò a sparare verso Vidic. Quest'ultimo morì, e Desmond fece suicidare le altre guardie presenti, manipolando anche le loro menti. Riappacificatosi con suo padre, essi presero l'ultima fonte di energia e fuggirono dall'Abstergo. Nel corridoio principale, Desmond usò nuovamente il potere della Mela per uccidere tutte le guardie che li ostacolavano.[5]Quasi arrivato, Giunone comparve di nuovo, e continuò il racconto. Parlò a Desmond della coscienza, di cosa fosse, rivelando che il corpo umano era debole. Ella disse che allora pensarono di sostituirlo con qualche cosa di più forte e migliore, e che riuscirono nell'intento. Disse che entrare nel nuovo corpo era facile, ma per uscirne bisognava fare molto di più. Infine disse che abbandonarono tutto, andarono incontro al loro destino, anche se ella continuava a chiedersi se fosse giusto. Giunone scomparve di nuovo. Dopodichè. Desmond inserì l'ultima fonte, e, finalmente, una sorta di ponte collegò la parte del tempio già esplorata, con quell ancora inesplorata, per via della barriera energetica ancora attiva. Al fine, Desmond entrò di nuovo nell'Animus, per rivivere i ricordi finali di Ratonhnhaké:ton, e trovare la chiave.

Sacrificio

Il 21 dicembre 2012, Desmond rivisse il ricordo fondamentale di Ratonhnhaké:ton, e scoprì l'ubicazione esatta della chiave. Il gruppo di Assassini partì immediatamente verso la tenuta di Davenport, dove due secoli prima, Ratonhnhaké:ton nascose la chiave del grande tempio. Una volta arrivati, Desmond scavò nella tomba del figlio diAchille Davenport, Connor, e trovò al suo interno la chiave tanto cercata.[5]Essi tornarono immediatamente al tempio, dove Desmond si precipitò ad inserire la chiave all'interno di un foro della barriera energetica, l'ultimo ostacolo che limitava l'esplorazione del tempio. Inserita la chiave, un abbagliante luce avvolse gli Assassini, che furono obbligati a coprirsi gli occhi. Tuttavia, in un attimo la luce sparì, portando con sè anche la barriera. Desmond, sempre seguito da Shaun, Rebecca e William, si diresse verso il lato oscuro del tempio, quello non ancora esplorato. I quattro arrivarono di fronte ad un piedistallo che sorreggeva una specie di sfera. In quel momento comparve Giunone, anch'essa incredula del loro arrivo. Quest'ultima disse a Desmond che adesso egli sapeva la loro storia, i loro fallimenti, anche se non sapeva che al fine trovarono un modo, contenuto nella sfera situata davanti ad egli. Giunone suggerì di toccarla, poichè la scintilla provocata avrebbe salvato il mondo. Tuttavia, in quell'istante comparve Minerva, che bloccò Desmond, dicendo ad egli di non toccare la sfera. Giunone, esterrefatta, iniziò a litigare con Minerva, rinfacciandogli la distruzione di un dispositivo. Dopodichè, Minerva disse a Desmond che toccando la sfera avrebbe liberato Giunone, spiegandogli che ella attendeva da secoli di esser liberata, e che aveva sempre avuto dei piani di dominazione e potere. Inoltre, aggiunse che oramai era tardi, e che il mondo non si poteva più salvare, poichè gli Assassini ed i Templari si erano accapigliati, sprecando secoli e secoli. Intervenne nuovamente Giunone, che definì Minerva una bugiarda, e che toccando il piedistallo il mondo si sarebbe salvato. Minerva, tuttavia, avrebbe preferito che il mondo bruciasse, anzichè toccare il piedistallo e liberare Giunone. Quest'ultima disse a Minerva di mostrare a Desmond cosa accadrebbe, anche se Minerva disapprovava, perchè secondo ella Desmond non avrebbe capito. Tuttavia, quest'ultimo insistette e ottenne. Giunone mostrò come la Terra sarebbe bruciata, come gli uomini sarebbero morti, ma disse che non sarebbe stata la fine, disse che sarebbe stato solamente un nuovo inizio, mostrando come Desmond ed i suoi compagni avrebbero riformato la civiltà. Rivelò a Desmond che egli sarebbe stato visto come un simbolo di speranza, sapere e determinazione. Tuttavia, ricordò che rimarrà ugualmente un uomo debole e mortale, e che alla sua morte, di egli rimarrà solamente una stirpe, un ricordo, ma soltanto inizialmente, poichè poi verrà ricordato come un eroe, poi come un mito, ed infine come un Dio. Cercò di fargli capire che ciò che era, sarà ancora.[5]Dopo la piccola visione futura, Giunone e Minerva continuarono a litigare, ma furono interrotte da un furibondo Desmond, che le zittì. Egli espresse il suo parere, dicendo che qualunque sarà il piano di Giunone, proveranno a fermarla, anche se quello che vuole Minerva è ancora peggio. Prese al fine la sua scelta, che Minerva accettò, anche se con riserva. Desmond parlò con i suoi compagni, dicendo loro di fuggire, di andare via. Shaun, Rebecca e William accettarono anch'essi la sua decisione, anche se William cercò di distogliere il figlio, inutilmente. Lasciato Desmond da solo, quest'ultimo si voltò e si avviò verso il piedistallo. Con decisione, appoggiò la mano su di esso, ed una forte energia lo avvolse, uccidendolo. Dopo la sua morte, Giunone passò sul suo cadavere dicendo che egli aveva recitato la sua parte, ma che ora toccava ad ella recitare la sua.

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Desmond e' il protagonista principale del gioco e compare in tutti i capitoli principali della saga: (Assassin's Creed, Assassin's Creed 2, Assassin's Creed Brotherhood, Assassin's Creed Revelations, Assassin's Creed 3).

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