Biografia
Ricerca del Calice
Nel 1190, Al Mualim diede ad Altaïr il compito di trovare il Calice. In questo anno, Al Mualim risiedeva nella roccaforte degli Assassini ad Aleppo. La sua barba era più corta e ha un colore nero.L'assassinio dei nove
Nel 1191, Al Mualim inviò Altaïr a recuperare un tesoro nascosto sotto al Tempio di Salomone per riportarlo a Masyaf. Altaïr portò con sé altri due Assassini: Malik A-Sayf e suo fratello Kadar. All'interno del tempio, Altaïr non rispettò uno dei principi del Credo, uccidendo il vecchio che era di guardia all'ingresso. Una volta dentro, Altaïr vide il Gran Maestro dei Cavalieri Templari, Roberto di Sable, entrare nel tempio con le sue guardie. Altaïr non rispettò un altro principio, cercando di assassinare Roberto rivelando la sua posizione, ma il Templare deviò il colpo, scaraventandolo dall' altra parte di un muro, impedendo ad Altaïr di aiutare i compagni. Negli attimi successivi, Roberto e le sue guardie attaccarono gli Assassini, uccidendo Kadar e facendo perdere un braccio a Malik. Altaïr riuscì a fuggire e tornare a Masyaf.Quando Altaïr riferì il suo fallimento al suo capo Al Mualim, egli si irritò, ma Malik tornò, sanguinante e ferito. Poi, per peggiorare le cose, Roberto assieme ai crociati attaccarono Masyaf. Al Mualim trattenne Roberto con un discorso, mentre Altaïr fece scattare una trappola sui Templari. Anche se Masyaf fu salvata da Altaïr, Al Mualim lo fece retrocedere dal grado di Maestro Assassino a Novizio, togliendogli la maggior parte del suo equipaggiamento e la sua autorità all' interno dell'Ordine. Al Mualim decise di dargli una possibilità di redimersi, mandando Altaïr ad uccidere nove uomini che avevano orchestrato gli eventi della Terza Crociata dal lato cristiano e da quello musulmano.
Altaïr viaggiò attraverso la Terra Santa, dando la caccia ed uccidendo i 9 uomini. Dopo aver ucciso il Gran Maestro dei Cavalieri Templari, Roberto di Sable, il Templare, in fin di vita, rivelò ad Altaïr che Al Mualim era egli stesso un Templare. Il tesoro del Tempio di Salomone era, infatti, un Frutto dell'Eden, ed i Templari stavano progettando di utilizzare il suo potere sovrannaturale per controllare le menti della popolazione. Tuttavia, Al Mualim non desiderava condividere questo potere.
Altaïr tornò poi in fretta a Masyaf, per scoprire che la popolazione della città era ipnotizzata da Al Mualim, e lui, assieme ad alcuni dei suoi compagni Assassini non caduti sotto il suo controllo mentale, si diressero verso il palazzo. Dopo aver raggiunto la fortezza, Altaïr affrontò Al Mualim.
Dopo aver combattuto contro le repliche di Al Mualim, che si era moltiplicato grazie alla Mela, Altaïr riuscì finalmente ad uccidere Al Mualim, ponendo fine al controllo mentale sul popolo. Prima di morire, l'ex Gran Maestro degli Assassini disse al suo allievo che fece di tutto per assicurare la pace assoluta nel mondo, e sostenne che Altaïr, come lui, non sarebbe mai stato in grado di distruggere il Frutto dell'Eden. Dopo la sua morte, Altaïr divenne il Gran Maestro degli Assassini, portando numerosi innovamenti nello stile di vita dell'Ordine.
"Colui che accresce la conoscenza, accresce il dolore."
―Al Mualim
Ultime parole
- Al Mualim: Impossibile, l'allievo non sconfigge il maestro.
- Altaïr: Niente è reale, tutto è lecito.
- Al Mualim: Così pare. Hai vinto dunque, va' a reclamare il tuo premio.
- Altaïr: Avevate il fuoco in pugno vecchio, avrebbe dovuto essere distrutto.
- Al Mualim: Distruggere l'unica cosa in grado di fermare le crociate e creare la vera pace? Giammai.
- Altaïr: Allora lo farò io.
- Al Mualim: Questo lo vedremo.
Appare in: Assassin's Creed e Assassin's Creed Revelations. Ruolo: Nemico Principale Capod degli Assassini, bersaglio di Altair.
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