martedì 7 agosto 2012

Antonio e Rosa

Antonio de' Magianis (Venezia, 1433 - ?) è stato un membro dell'Ordine degli Assassini nel corso del tardo XV secolo in Italia.

Rosa (1460 - ?) fu un membro della gilda dei ladri di Venezia e, in seguito, matrona del bordello romano La Rosa in Fiore


Biografia (Antonio)

Giovinezza

Antonio nacque nel 1443 da una famiglia poverissima a Venezia. I documenti indicano che il padre era un ciabattino, mentre la madre andava a servizio della famiglia Bellini. Imparò a leggere e a scrivere da autodidatta, nelle pause di apprendimento presso il padre, e fece domanda di ammissione all'Università di Padova: venne rifiutato per le sue umili origini. I documenti reperiti in svariati archivi, indicano che richiese l'ammissione a diverse scuole in Italia, senza essere accettato da nessuna. Attorno al 1465 il suo nome sparì dalle cronache, per riemergere quattro anni dopo, quando partecipò ad una rapina in una lussuosa tenuta veneziana, casualmente propietà del Magnifico Rettore di Padova. Stando ad una frase riportata da una guardia cittadina, pare che Antonio, prima di fuggire misteriosamente, avesse dichiarato "Il duro lavoro non basta per essere onorato dalla società veneziana. Se si desidera qualcosa, bisogna prendersela!"

Vita da ladro

Alla fine, Antonio trovò la sua strada, e si unì all'Ordine degli Assassini, e successivamente prese il comando della Gilda dei Ladri di Venezia. Antonio, con i suoi ladri, rubarono ai nobili corrotti di Venezia, restituendo il denaro al popolo, come un Robin Hood italiano. Egli ritiene che rubare ai ricchi sia più un modo per guadagnare, che fare azioni criminali.

Incontro con Ezio

Dopo l'arrivo di Ezio Auditore da Firenze, il figlio del defunto amico Giovanni, nel 1485, Antonio ha accettato l'aiuto di Ezio per uccidere il mercante Templare Emilio Barbarigo, ed assicurare il futuro dei mercati di Venezia. In seguito, aiuterà assieme a Leonardo da Vinci ad uccidere Carlo Grimaldi, nel tentativo fallito di salvare Giovanni Mocenigo. Un anno dopo, assieme a Teodora Contanto, dà un piccolo aiuto ad Ezio per assassinare Marco Barbarigo, nuovo doge di Venezia. Ancora un anno dopo, presenta ad Ezio il futuro doge Agostino Barbarigo (cugino di Marco), per discutere su come uccidere Silvio Barbarigo. Due anni più tardi, durante il duello di Ezio contro il Gran Maestro Templare Rodrigo Borgia, Antonio, insieme agli altri compagni Assassini, intervenne a favore di Ezio. Dopo la battaglia tutti gli rivelano di essere Assassini.
Nel 1491, Antonio fu contattato dall'Assassino spagnolo Luis Santangel, che era in cerca di protezione per lui ed il suo amico Cristoforo Colombo, mentre cercavano di incontrare Rodrigo Borgia a Venezia. Antonio contattò Ezio e chiese il suo aiuto. Mise poi in contatto Ezio con la Gilda dei Ladri di Barcellona prima che Ezio si recò sul posto per combattere i Templari.
L'ultima volta che Antonio vide Ezio, fu prima di andare a Roma per combattere Rodrigo Borgia, quando lui e gli altri Assassini lo aiutarono "creando problemi" in città.

Biografia (Rosa)

Giovinezza

Nata da un ignoto nobile veneziano e da una prostituta, Rosa trascorse l'infanzia in mezzo alla strada, rubando quello che gli occorreva.
Nel 1475 cercò di derubare Antonio, capo della Gilda dei Ladri a Venezia, che, invece di denunciarla, decise di prendersene cura notando quanto la ragazza fosse agile e constatando un talento naturale nell'arrampicarsi sugli edifici. Rosa, da quel momento, lavorò con Antonio e i suoi ladri contro Marco Barbarigo, un potente mercante veneziano.

L'aiuto ad Ezio Auditore

Nel 1481 Rosa e altri membri della Gilda dei Ladri tentarono di assaltare il Palazzo della Seta, allo scopo di trovare e uccidere Emilio Barbarigo, un mercante veneziano, membro dell'Ordine dei Templari, che voleva ottenere violentemente il monopolio sul mercato di Venezia, minacciando i venditori della città. Mentre i suoi compagni distraevano le guardie, Rosa tentò di scalare l'alto muro del palazzo, per accedere così agli appartamenti di Emilio Barbarigo. Durante la scalata, però, la ragazza fu colpita ad una gamba da una freccia scagliata da un arciere, e cadde a terra. Fortunatamente per lei, l'Assassino Ezio Auditore da Firenze, che aveva assistito alla scena in disparte, la aiutò a raggiungere i suoi compagni che la attendevano per la ritirata; prima scortandola per le calli della città, successivamente, una volta che la ragazza accusò la stanchezza, portandola in braccio. Una volta raggiunti gli alleati, Rosa fu posta su una gondola che, guidata dal ladro Ugo attraverso i canali di Venezia, fu condotta alla base della Gilda dei Ladri, mentre Ezio eliminava le guardie che tentavano di assaltare la barca. Dopo che la gondola ebbe raggiunto la base, Ezio prese nuovamente in braccio Rosa e la portò all'interno dove alcuni ladri prepararono un lettino di emergenza su un tavolo, su cui ragazza ferita fu fatta sdraiare. Fatto chiamare poco prima, Antonio, il capo della Gilda, arrivò e, con l'aiuto di Ezio, estrasse la freccia dalla gamba di Rosa. Con il tempo Rosa fece la conoscenza di Ezio e si innamorò di lui. Rimase delusa, infatti, quando Ezio le chiese semplicemente di insegnargli ad arrampicarsi bene come era in grado di fare lei. Nonostante questo, la ragazza, con l'aiuto del ladro Franco, in quanto lei, camminando ancora con una stampella come supporto, non era in grado di arrampicarsi, insegnò ad Ezio i suoi segreti per arrampicarsi sugli edifici.
Successivamente, nell'anno 1485, Ezio e i membri della Gilda dei Ladri tentarono un nuovo assalto al Palazzo della Seta per uccidere Emilio Barbarigo. Seguendo il piano ordito da Antonio, Ezio eliminò gli arcieri presenti sui tetti adiacenti l'edificio, di cui Rosa e altri ladri, abilmente travestiti, presero il posto. Dopo l'assassinio di Emilio Barbarigo, Rosa e gli altri ladri eliminarono le ultime guardie rimaste all'interno del palazzo e, dopodiché, la ragazza aprì, insieme ad Ezio, le porte dell'edificio, per far entrare Antonio e i ladri rimasti all'esterno.
Due anni dopo, nel 1488, nel giorno del compleanno di Ezio Auditore, Rosa, dopo avergli chiesto il perchè del suo aspetto triste, disse all'Assassino che, grazie a lui, Venezia era una città molto più tranquilla e sicura dove vivere. Dopodiché, essendo a conoscenza degli scopi dell'uomo, gli regalò il registro di navigazione dell'Arsenale, in modo che egli sapesse dell'arrivo imminente da Cipro della nave templare che Ezio attendeva.

Trasferimento a Roma

Nel 1504, la sorella di Ezio Auditore, Claudia, dopo essere stata catturata da alcune guardie fedeli a Cesare Borgia, lasciò il suo ruolo di matrona del bordello romano La Rosa in Fiore, e si recò a Firenze per riprendersi. Così, il capo della Gilda dei Ladri di Roma, l'Assassino La Volpe, contattò Antonio chiedendogli se Rosa fosse disponibile a sostituire Claudia nel ruolo di matrona del bordello. La ragazza accettò e, così, si trasferì a Roma per svolgere il suo nuovo incarico.

Antonio e Rosa appaiono in Assassin's Creed II, dove hanno ruolo di aiutanti e alleati di Ezio.

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