martedì 7 agosto 2012

Triade Capitolina: Minerva, Giunone e Giove

Minerva, conosciuta anche come Merva e Mera, era uno dei molti membri della Prima Civilizzazione, e membro della Triade Capitolina.

Messaggio nella Cripta

Minerva apparì ad Ezio Auditore da Firenze come ologramma all'interno della Cripta Vaticana, e rivelò parte dell'origine dell'umanità e della loro storia.
Minerva ha spiegato come vennero gli esseri umani, il motivo per cui esistono i Frutti dell'Eden, perché la sua gente non controlla più gli umani, e anche che non esistono più. Ha dichiarato lo scopo delle cripte costruite in tutto il pianeta, e ha spiegato il disastro che la Terra una volta ha sofferto. Ha fatto riferimento ad Ezio come il "profeta", e durante la maggior parte della sua apparizione, ha parlato con qualcuno che Ezio non poteva vedere, così lo ha confuso. Ha poi chiarito che non stava parlando con lui, ma per mezzo di lui.
Minerva, a quanto pare, sembra sapere che Desmond Miles un giorno avrebbe rivissuto i ricordi di Ezio, così sembra indirizzare la percezione di Desmond della scena attraverso l'Animus per tutto il suo monologo, e conclude dicendo "il resto è in mano tua... Desmond" confondendo il suo antenato. Come Ezio prova chiedere a Minerva chi fosse, il suo ologramma scompare, lasciando tutte le domande di Ezio senza risposta.

Dialogo con Ezio Auditore da Firenze

  • Minerva: Salute Profeta. È un bene che tu sia giunto. Vediamola. Per renderti grazie.
Ezio mostra la Mela a Minerva, che la tocca.
  • Minerva: (Rivolgendosi ad Ezio) Dobbiamo parlare.
  • Ezio: Chi sei?
  • Minerva: Ho molti nomi. Quando morii era Minerva. Prima Merva e Mera. E così via. E anche gli altri: Giunone, un tempo chiamata Uni. E Giove, un tempo chiamato Tinia.
  • Ezio: Voi siete... gli dei?
  • Minerva: (Risata) No. Non dei. Siamo solo venuti... prima. Anche mentre camminavamo sulla terra, la tua razza cercava di comprenderci. Eravamo... più avanti nel tempo. Le vostre menti non erano pronte. E nemmeno ora. Forse mai. Ma non importa. Magari non comprenderete noi. Ma comprenderete il nostro monito. Dovete.
  • Ezio: Fatico a comprendere ciò che dici...
  • Minerva: Le nostre parole non sono rivolte a te.
  • Ezio: Ma che stai dicendo? Non c'è nessun altro qui!
  • Minerva: Basta! Non intendo parlare con te, bensì attraverso di te. Tu sei il Profeta. La tua parte l'hai fatta. Tu sei il suo tramite, ma ti prego, taci! Lasciaci comunicare. Ascolta. Quando eravamo ancora carne e la nostra casa ancora intera, la tua razza ci tradì. Noi che vi avevamo creato! Che vi avevamo dato la vita! Noi eravamo forti. Ma voi eravate tanti. E bramavamo entrambi la guerra. Eravamo così concentrati sulla terra che trascurammo di guardare il cielo. E quando lo facemmo... Il mondo bruciò finchè non restò altro che cenere. Doveva finire lì e basta. Ma vi avevamo fatti a nostra immagine. Fatti per sopravvivere. E così facemmo noi. Eravamo in pochi. Sia noi sia voi. Ci volle sacrificio. Forza. E compassione. Ma ricostruimmo. E mentre la vita tornava sul mondo... Cercammo di assicurarci che questa tragedia non si ripetesse. Ma ora stiamo morendo... E il tempo è contro di noi. La verità si è fatta mito e leggenda. Ciò che creammo viene frainteso. Possano le mie parole preservare il messaggio e ricordare ciò che abbiamo perduto! Ma possano anche portare speranza. Devi trovare gli altri templi. Costruiti da chi sapeva rifiutare la guerra. Volevano proteggerci, salvarci dal fuoco. Se li trovi... Se la loro opera verrà preservata... Lo sarà anche il nostro mondo. Fai in fretta! Il tempo stringe. Sta' in guardia contro la croce: saranno molti i tuoi nemici. È finita. Il messaggio è recapitato. Ora lascieremo questo mondo. Tutti noi. Non possiamo fare di più. Il resto è in mano tua, Desmond.
  • Ezio: Che cosa? Chi è Desmond? Non capisco... Ti prego, aspetta! Mi restano mille domande!

Giunone, conosciuta anche come Uni, fu un membro della Prima Civilizzazione. Nel suo tempio a Roma era presente in forma olografica.

Storia

Giunone è apparsa quattro volte in forma olografica a Desmond Miles, un Assassino moderno, quando ha completato il percorso attraverso il Colosseo.
La prima volta quando Desmond ha attraversato l'entrata nascosta, la seconda volta quando Desmond si stava avvicinando al successivo ingresso nascosto, la terza dopo aver girato l'interruttore all'interno di Santa Maria Aracoeli, e, infine, all'interno del Cripta stessa.
Giunone ha ampliato ed elaborato ulteriormente la segnalazione di Minerva ad Ezio Auditore, anche se il suo tono e il dialogo sono stati notevolmente più ostili contro l'umanità, a differenza del discorso dell'altro membro della Prima Civiltà. Quando Desmond, Lucy Stillman, Shaun Hastings, e Rebecca Crane hanno raggiunto la posizione della Mela nella Cripta, Giunone con forza ha preso il controllo di Desmond, facendolo pugnalare Lucy con la sua Lama Celata contro la sua volontà.


Giove, precedentemente conosciuto come Tinia, è un membro della Prima Civiltà e capo della Triade Capitolina. Fu menzionato da Minerva durante il suo avvertimento a Desmond Miles. Il più maestoso dei graffiti nella Cripta Vaticana, rappresenta Giove. 

Dialogo con Desmond Miles

Giove incontra Desmond Miles nel giunto sincronico.
  • Giove: Riesci a sentirmi, nullità? Ce la fai a vedermi? Ah, eccoti qua. Bene. Strano posto questo giunto temporale. Non ho molta familiarità... con i calcoli. È sempre stato il campo di Minerva. Vedo che hai ancora molte domande: chi eravamo, che fine abbiamo fatto, che cosa vogliamo da te. Otterrai le tue risposte basta che ascolti e io ti rivelerò come. Primà della fine e di ciò che ne seguì noi tentammo di salvare il mondo. Costruimmo delle cripte in cui operare, ognuna dedicata a un diverso metodo di salvezza. Le collocammo nel sottosuolo per evitare la guerra che infuriava di sopra e per precauzione nel caso i nostri sforzi fossero falliti. Il sapere di ogni cripta fu trasmesso in un unico luogo. Era nostro dovere, mio di Minerva e di Giunone smistare e provare tutto ciò che era stato raccolto. Scegliemmo le soluzioni che ci sembravano più valide e promettenti, e ci dedicammo con tutte le nostre forze a verificarne i meriti. Ne provammo sei in successione, una più incoraggiante dell'altra, ma nessuna funzionò, e quindi il mondo finì.
Giove mostra a Desmond le immagini della fine del mondo.
  • Giove: La Terra tremò per giorni, il fuoco bruciò per settimane e quando le ceneri si posarono meno di diecimila dei vostri erano sopravvissuti, e assai meno dei nostri. Ma proseguimmo, insieme, a ricostruire, a ripristinare. Ascolta, devi andare lì, nel luogo in cui operammo, operammo e perdemmo. Prendi le mie parole, passatele dalla fronte alle mani. È così che ti aprirai la strada, ma bada, c'è ancora molto in bilico, e non so come finiranno le cose, né nel mio tempo, né nel tuo.

Le Tre Divinità appaiono in Assassin's Creed II (Minerva), Assassin's Creed Brotherhood (Giunone) e Assassin's Creed Revelations (Giove). 




Bianca e Ottaviano Riario

Bianca Riario (marzo 1478 - 1522) era la figlia di Girolamo Riario e Caterina Sforza, e sorella di Ottaviano.


Ottaviano Riario (settembre 1479 - 1533) era il figlio di Girolamo Riario e Caterina Sforza, e fratello di Bianca.

Biografia (Bianca)

Nel 1484, all'età di 6 anni, ha assistito al saccheggio del palazzo della sua famiglia a Roma, e questo fu uno dei molti traumi che si sarebbe trovata ad affrontare nella sua giovinezza.
In seguito, la sua famiglia si trasferì a Forlì. Poco dopo il decimo compleanno di Bianca, suo padre, Girolamo, venne accoltellato a morte, e il suo corpo nudo fu gettato in mezzo alla piazza.
Ancora una volta, durante l'assedio di Forlì da parte di Checco e Ludovico Orsi, Bianca venne rapita, ma fu poi salvata da Ezio Auditore da Firenze, che la riaccompagnò dalla madre.
Pochi anni dopo, quando lei aveva 16 anni, mentre era su una battuta di caccia con il nuovo marito della madre, Giacomo Feo, assistì al suo brutale agguato e assassinio.

Biografia (Ottaviano)

Ottaviano Riario era il figlio di Girolamo Riario e di sua moglie Caterina Sforza. Quando la città di Forlì è stata attaccata nel 1488 dai fratelli Orsi, che sua madre aveva assoldato in precedenza per uccidere suo padre, fu preso in ostaggio da loro insieme a sua sorella Bianca Riario. Ottaviano venne tenuto prigioniero sulla cima di un faro in Romagna, sorvegliato da Ludovico Orsi. Tuttavia, Ezio Auditore da Firenze, un Assassino, venne in aiuto di Ottaviano e uccise Ludovico. Ottaviano tornò di corsa da sua madre presso la Rocca di Ravaldino.
A 19 anni, Ottaviano entrò al servizio della Repubblica fiorentina come condottiero, su richiesta della madre che voleva consolidare i rapporti con Firenze. Comandò 100 soldati provenienti da Forlì, ma il suo contratto finì dopo solo un anno perché Firenze non aveva i soldi per pagarlo.
Nonostante i dati che descrivono Ottaviano come obeso, senza cervello e sotto il comando della madre, Rodrigo Borgia offrì la figlia Lucrezia Borgia a Ottaviano, poiché Rodrigo pensava che i tratti non contassero nulla di fronte alla possibilità di controllare i territori di Forlì e di Imola. Inoltre Lucrezia raramente rimase sposata con un uomo a lungo, visto che suoi mariti tendevano a firmare dichiarazioni di impotenza o morivano. Per questo, saggiamente, Caterina negò il matrimonio, facendo arrabbiare il Papa, che fece assediare Forlì dalle truppe del figlio Cesare.

Appaiono in: Assassin's Creed II. Ruolo: Figli di Caterina Sforza.

Salai e Dilara

Gian Giacomo Caprotti da Oreno, conosciuto principalmente come Salaì, era il più famoso apprendista di Leonardo da Vinci e, probabilmente, anche il suo amante. Leonardo lo protesse più volte per i piccoli reati che commettev

Biografia

Nel 1506 Ezio cercò Salaì per conto di Leonardo da Vinci e lo trovò a La Volpe Addormentata mentre giocava ai dadi. Ezio riuscì a convincere Salaì a tornare alla Bottega di Leonardo, ma mentre si allontanavano dalla taverna vennero attaccati da un gruppo di Eremisti.
Dopo averli sconfitti, Ezio seguì Salai fino alla bottega, prendendo un percorso alternativo per evitare altri attacchi. Quando tornarono trovarono la bottega a soqquadro e Lonardo era sparito. Salaì, poi, vide sul pavimento la scrittura di Leonardo: "Dipinti della Villa" e disse a Ezio di reimpossessarsi dei suoi vecchi quadri custoditi a Villa Auditore che potevano avere indizi nascosti. Salai aiutò Ezio a ricreare la mappa per visualizzare la posizione dell'ingresso del Tempio di Pitagora.

Appare in: Assassin's Creed Brotherhood. Ruolo: Aiutante di Leonardo da Vinci



Dilara fu una spia dell'Impero Ottomano.

Biografia


Nel 1511, Dilara si recò in Cappadocia agli ordini di Tarik Barleti per fermare i piani di distruzione dell'Impero Ottomano di Manuele Paleologo e Shahkulu. Lì incontrò l'Assassino Ezio Auditore da Firenze e lo convinse a salvare il suo secondo, Janos, uccidendo Shahkulu. Aiutò successivamente Ezio a far esplodere il carico di polvere da sparo di Manuele, sconfiggendo definitivamente i Templari in Cappadocia.

Appare in: Assassin's Creed Revelations: Ruolo: Spia Ottomana

Niccolò e Maffeo Polo

Niccolò Polo è stato un esploratore e un mercante veneziano, fratello di Maffeo Polo e padre di Marco. Maffeo e suo fratello furono dei membri molto importanti per l'Ordine degli Assassini, in quanto fondarono i rami di esso nell'Impero Bizantino e in Italia, rispettivamente gli Assassini turchi e gli Assassini italiani. Durante la sua permanenza a Masyaf scrisse un diario, in cui raccontò la vita del Mentore degli Assassini, Altaïr Ibn-La'Ahad.

Maffeo Polo è stato un esploratore e un mercante veneziano, fratello di Niccolò Polo e zio di Marco. Maffeo e suo fratello furono dei membri molto importanti per l'Ordine degli Assassini, in quanto fondarono i rami dell'Ordine nell'Impero Bizantino e in Italia, rispettivamente gli Assassini turchi e gli Assassini italiani

Biografia

Nel 1257, Darim Ibn-La'Ahad invitò Niccolò e suo fratello Maffeo a soggiornare a Masyaf, per incontrare Altaïr Ibn-La'Ahad, il Mentore degli Assassini nel Levante.
I due trascorsero sei mesi a Masyaf, e, mentre Niccolò trascorse gran parte del tempo ad ascoltare le storie di Altaïr, Maffeo si annoiò molto. Niccolò, per non far annoiare il fratello, gli raccontò quindi la vita di Altaïr, che appassionò molto Maffeo.

Tuttavia, durante la loro permanenza, i mongoli attaccarono la fortezza. Capendo di non poter contrastare le armate mongole, Altaïr lasciò cinque chiavi a Niccolò, chiedendogli di tenerle al sicuro. Altaïr affidò ai due fratelli anche il suo Codice, che venne tuttavia preso da una truppa mongola in ricognizione. A seguito di questi eventi, i Polo, ora membri onorari degli Assassini, tornarono a Costantinopoli, con lo scopo di creare una gilda di Assassini in città, e succesivamente in Italia.

Appaiono in: Assassin's Creed Revelations. 

Niccolò Copernico

Niccolò Copernico (Toruń, 19 febbraio 1473 – Frombork, 24 maggio 1543) fu un prete e astronomo polacco famoso per aver portato all'affermazione la teoria eliocentrica.
Fu anche un canonico, un giurista, un governatore, un astrologo ed un medico. Un dibattito storico-geografico, oggi considerato poco serio, si tradusse in un'aspra contesa circa la sua nazionalità. Copernico è in genere considerato un polacco discendente da una famiglia di origini tedesche.
La sua teoria - che propone il Sole al centro del sistema di orbite dei pianeti componenti il sistema solare - riprende quella greca di Aristarco di Samo dell'eliocentrismo, la teoria opposta al geocentrismo, che voleva invece la Terra al centro del sistema. Merito suo non è dunque l'idea, già espressa dai greci, ma la sua rigorosa dimostrazione tramite procedimenti di carattere matematico.

Incontro con Ezio Auditore

Nel 1500 a Roma incontrò Ezio Auditore da Firenze, che lo sentì parlare della sua teoria eliocentrica. Ezio lo salvò dalle guardie che erano state inviate ad ucciderlo, e chiese a Niccolò perchè le guardie lo attaccavano, visto che lui risiedeva in Vaticano. Copernico ammise di essere stato un templare, sino a quando la Chiesa gli aveva proibito di divulgare le sue teorie. In seguito Ezio portò Copernico in un luogo sicuro e consegnò le sue lettere ad altri scienziati perchè si mettessero in salvo. Ezio successivamente tornò da Copernico, che gli disse che il responsabile degli attacchi era il Maestro del Sacro Palazzo, un domenicano incaricato dal papa di sovraintendere alla purezza della filosofia teologica. Dopo averlo ucciso, Ezio tornò da Copernico, che stava osservando un'eclissi, e Nicolò gli spiegò la sua teoria e anticipò quello che avrebbe fatto l'uomo nei secoli a venire, descrivendo il Rinascimento come l'inizio di una cosa che non avrebbe visto finire. Ezio lasciò intendere che era d'accordo con la teoria eliocentrica, e Copernico gli disse che non aveva prove.

Appare in: Assassin's Creed Brotherhood. Ruolo: Protetto di Ezio.

Egidio Troche e Duccio

Egidio Troche (1436 - ?) è stato un senatore romano durante il Rinascimento.
Aveva un fratello minore, Francesco Troche, che era un amico personale del Capitano Generale delle armate papali, Cesare Borgia.
Contrasse dei debiti col Banchiere, ma fu salvato da Ezio Auditore da Firenze.

Biografia

Egidio è nato da un senatore romano, e una volta adulto decise di seguire le orme del padre.
Come descritto in una lettera da suo fratello, Egidio era un "idealista ingenuo." . Si adoperò per togliere il controllo di Roma dal papato per trasformarla in un comune democratico, e rafforzare i Conservatori.
Col passare degl'anni i Borgia presero il controllo su tutta Roma togliendo il potere ai senatori. Dal 1495 Egidio divenne un cliente della Rosa in Fiore.
Nel 1503 divenne un debitore di Juan Borgia il Maggiore chiamato il banchiere, e un giorno delle guardie erano andate da Egidio per ucciderlo ma egli venne salvato dall'assassino Ezio Auditore. Ezio gli trovò il denaro per il banchiere e seguì Egidio affinché trovasse il banchiere per ucciderlo. Il giorno dopo Egidio si recò alla Rosa in Fiore per comunicare a Maria Auditore i nomi dei ministri corrotti, e dopo arrivò Ezio comunicandogli che il banchiere era morto.

Appare in Assassin's Creed Brotherhood. Ruolo: Protetto di Ezio.


Duccio de Luca (1462 - 1520) era un membro della nobiltà fiorentina e, successivamente, un mercante.

Biografia

Nel 1476, Duccio venne promesso a Claudia Auditore da Firenze. Tuttavia, convinto dal padre a lasciarla, la tradì con un'altra donna. Informata dalle sue amiche del tradimento, Claudia chiese al fratello Ezio di dargli una lezione. Ezio incontrò poi Duccio vicino al Duomo, dove lo picchiò.
In seguito, Duccio divenne un mercante, anche se non divenne mai ricco. Nel 1506, mentre era in visita a Roma, Duccio comprò all'asta un quadro di Leonardo da Vinci, la Dama con l'ermellino. Lì, incontrò di nuovo Ezio, che era alla ricerca del quadro. Provocato da Duccio, che aveva insultato Claudia, che era diventata la matrona di La Rosa in Fiore, un famoso bordello romano, Ezio combatté nuovamente contro Duccio ed i suoi amici.
Anni dopo, Duccio giunse a Costantinopoli per affari, e incontrò Sofia Sartor, una bibliotecaria di origine veneziana. Mentre tentava di corteggiare la ragazza, sul luogo giunse Ezio, e Duccio fuggì terrorizzato additandolo come il demonio.
Negli anni seguenti, l'attività di Duccio fallì, e riuscì a sopravvivere a malapena. Morì poi di rabbia, probabilmente contratta dal morso di un cane.

Appare in: Assassin's Creed II, Assassin's Creed Brotherhood e Assassin's Creed Revelations. Ruolo: Vittima di Ezio.

Fabio Orsini e Pantasilea Baglioni

Fabio Orsini (1476 - 1504) era un condottiero e un membro dell'Ordine degli Assassini.

Pantasilea Baglioni fu la moglie dell'Assassino Bartolomeo d'Alviano. Venne presentata a Ezio Auditore da Firenze mentre era in visita a Bartolomeo per ripristinare i contatti tra le la gilda dei Mercenari e quella degli Assassini. In seguito, Pantasilea mostrò a Ezio il sistema di Contratti di Assassinio a Roma


Biografia (Fabio Orsini)

Gioventù

Fabio Orsini nacque nella omonima famiglia a Roma da Paolo Orsini. Venne addestrato alle arti del combattimento già in tenera età e, appena diciottenne, prese parte alla battaglia di Montepulciano tra le forze senesi.

Vita militare e membro dell'ordine degli assassini

Circa tre anni dopo, nel 1498, il giovane Orsini si alleò con suo cugino, Bartolomeo d'Alviano, per combattere contro la famiglia dei Sardelli. Nello stesso anno la sua carriera condizionò la sua vita privata e, per favorire la sua carica militare nell'esercito del papa, sposo Geronima Borgia. In questo modo entrò a far parte dei ranghi della casata e della famiglia papale. Infatti, Fabio fece amicizia con Cesare Borgia, migliorando notevolmente la situazione politica degli Orsini. Nel 1499, durante la campagna militare in Romagna, Fabio liberò un amico dalla prigionia a Tor di Nona. Questo turbò notevolmente Cesare, che approfittò della situazione mettendo in ginocchio la famiglia Orsini e lasciando continuare la carriera di Fabio nell'esercito, seppur contro la sua volontà.

Guerra contro i Borgia e morte

Nel gennaio del 1500, Fabio procurò all'Ordine degli Assassini un covo sull'Isola Tiberina. Nei mesi successivi, la guarnigione di Fabio fu attaccata dall'esercito del comandate Micheletto Corella e Cesare Borgia sottomise una volta per tutte la famiglia Orsini uccidendone il capostipite, Paolo. Con ciò, Fabio diventò un fuorilegge, razziando le campagne e saccheggiando gli avamposti papali, nonostante le taglie emesse su di lui da Alessandro VI. Successivamente alla morte di quest'ultimo, rientrò nei ranghi dell'esercito pontifico con l'appoggio del nuovo pontefice, Giulio II. Un chiaro esempio della ripresa al potere di Fabio fu l'arresto per omicidio e incesto di Cesare Borgia, nel dicembre del 1503. Un anno dopo, Fabio, partecipò alla battaglia di Garigliano, rimanendo ucciso da un verrettone.

Biografia (Pantasilea Baglioni)

Rapimento dal Barone di Valois

Nel 1503, durante la guerra tra Bartolomeo e le forze francesi di Octavian de Valois, il Barone prese in ostaggio Pantasilea, pretendendo come riscatto la cattura di Bartolomeo. Tuttavia, a Ezio venne in mente l'idea di rubare le armature francesi per far travestire i mercenari per entrare nel campo con Bartolomeo, allo scopo di infiltrarsi nell'accampamento francese e uccidere il Barone di Valois, liberando Pantasilea. Dopo aver ucciso il Barone, Ezio disse a Pantasilea che il piano era un'idea di Bartolomeo.

Appaiono in: Assassin's Creed Brotherhood. Ruolo: Alleati di Ezio.

Selim il Sultano

Selim I (10 ottobre 1470 - 21 settembre 1520), detto "il ponderato", fu un sultano dell'Impero Ottomano dal 1512 fino alla sua morte, avvenuta 1520. Padre di Solimano.

Biografia

Nel 1512, grazie al supporto dei Giannizzeri, costrinse il padre Bayezid II ad abdicare in suo favore. Ottenuto il trono, Selim si recò con il suo esercito a Costantinopoli. Poco fuori dalla città, Selim trovò il fratello Ahmet mentre si preparava ad affrontare nuovamente l'Assassino Ezio Auditore da Firenze. Selim, rivelando al fratello che il padre aveva scelto infine lui come suo successore, lo prese alla gola, e lo gettò in un dirupo, uccidendolo.
Selim si rivolse poi a Ezio Auditore, dicendogli che il figlio Solimano gli ha parlato molto bene di lui. Subito dopo, Selim disse a Ezio che se non fosse per la considerazione del figlio, lo avrebbe fatto uccidere all'istante, e gli disse di stare lontano da Costantinopoli, e di non farvi più ritorno. A quel punto, Ezio stava per puntare la sua spada alla gola di Selim, ma fu fermato in tempo da Sofia. Selim, ridendo, se ne andò, per continuare la sua marcia su Costantinopoli.
Una volta preso il potere, Selim fece uccidere tutti i suoi parenti, a eccezione del figlio Solimano, che era diventato a quel punto l'unico erede al trono. Nel 1520, mentre viaggiava verso Edirne, si ammalò gravemente, e morì il 21 settembre.

Appare in: Assassin's Creed Revelations


Lorenzo de' Medici

Lorenzo de' Medici (Firenze, 1 gennaio 1449 - Firenze, 9 aprile 1492) è stato uno statista italiano e capo della Repubblica fiorentina durante il Rinascimento italiano.

Biografia

Conosciuto come il Magnifico dai suoi contemporanei fiorentini, era un politico, diplomatico e mecenate di studiosi, artisti e poeti.
Quando aveva sei anni, rischiò di affogare nell'Arno, ma venne salvato da Giovanni Auditore.
Lorenzo si alleò con gli Assassini, e insieme a Giovanni combatteva contro i Templari.
Nel 1478, la Famiglia Pazzi organizzò un complotto contro la sua famiglia, ma venne salvato da Ezio, il figlio di Giovanni. Successivamente collaborò con Ezio per uccidere tutti coloro che erano coinvolti nella congiura, permettendo a Ezio di vendicare la sua famiglia uccidendo i congiurati.
Nel 1479 venne nuovamente salvato da Ezio, che recatosi a Firenze per informarlo dei suoi progressi scoprì che delle guardie ancora fedeli ai Pazzi si erano introdotte a Palazzo Medici per ucciderlo.
Nel 1480 donò a Ezio la Cappa Medicea, come ringraziamento per aver ucciso i congiurati.
La sua vita coincise con il punto più alto del primo Rinascimento italiano, la sua morte segnò la fine dell'età d'oro di Firenze. La fragile pace che ha creato e mantenuto tra i vari stati italiani è crollata con la sua morte. Lorenzo de' Medici venne sepolto accanto al fratello Giuliano, nella Sacrestia Nuova della Basilica di San Lorenzo, a Firenze.

Appare in: Assassin's Creed II. Ruolo: Alleato e Protetto di Ezio.

Principe Solimano

Solimano I (Trebisonda, 6 Dicembre 1494 - Szigetvár, 5,6 o 7 Settembre 1566) detto Solimano il Magnifico stato il decimo Sultano dell'Impero Ottomano. Governò dal 1520 fino all'anno in cui morì ed è considerato uno dei sovrani più grandi.
Figlio di Selim I, in Occidente era conosciuto come Solimano il Magnifico, in Oriente come Solimano il Legislatore.

Biografia

Primi anni

Solimano nasce a Trebisonda il 6 Novembre 1494 da Selim I e da Ayşe Hafsa Sultan. A sette anni frequentò la scuola nel Palazzo Topkapı a Costantinopoli, dove storia, scienze, teologia, letteratura e tattiche militari.
In questo periodo di tempo fa amicizia con lo schiavo Pargalı Ibrahim, personaggio che gli resterà affianco per gran parte della sua vita.
A 17 anni divenne governatore di Kaffa. Dopodichè, nel 1511, incontrò Ezio Auditore da Firenze su una barca diretta a Costantinopoli. L'Assassino italiano gli fa credere che è solo uno studente.
Tempo dopo, durante una festa al Palazzo Topkapı, Solimano venne salvato dallo stesso Ezio e dal suo amico Yusuf Tazim, Maestro Assassino della Gilda di Costantinopoli, da alcuni Templari che volevano ucciderlo. Dopo questo episodio, Solimano ed Ezio strinsero una forte alleanza.

Ultimi anni

Solimano morì nel 1566, durante l'Assedio di Szigetvár, nel Regno d'Ungheria.

Appare in: Assassin's Creed Revelations. Ruolo: Alleato e Protetto di Ezio.

Piri Reis

Piri Reis (1468 - 1555), fu un navigatore e cartografo ottomano e membro degli Assassini ottomani di Costantinopoli.

Biografia

Primi anni di vita

Piri Reis nacque in una famiglia benestante di Costantinopoli, permettendosi gli studi ed una vita agiata. Una volta diventato adoloscente, si imbarcò con suo zio Kemal Reis, un pirata turco che operava ai confini dell'Impero Ottomano. Anni dopo, sia Piri che Kemal trasformarono la loro esperienza criminale in un lavoro onesto quando si arruolarono nella marina del sultano Bayezid II, verso la fine del XV secolo.

Membro degli Assassini

Dopo aver trascorso e dedicato vent'anni al mare, Piri si prese una pausa per concentrarsi su interessi meno avventurosi, come lo studio della geografia e delle carte e mappe. Durante questo periodo ebbe modo di conoscere la gilda degli Assassini di Costantinopoli e, in un secondo momento, di diventare un loro membro attivo. Inoltre, iniziò a stringere sempre più amicizia con il Mentore di quest'ultimi: Ezio Auditore da Firenze. Egli, durante la sua permanenza a Costantinopoli, seguì un addestramento speciale sulla fabbricazione di congegni esplosivi, tenuto da Reis stesso. Infatti, Piri gli fece apprendere tutti i modi d'uso della polvere da sparo. Successivamente, dopo questa esperienza che rafforzò il rapporto tra i due assassini, Piri aiutò un'ultima volta Ezio, portandolo con la sua nave in Cappadocia, dove si nascondeva il Templare Manuele Paleologo.

Appare in: Assassin's Creed Revelations. Ruolo: Alleato e aiutante di Ezio.


Antonio e Rosa

Antonio de' Magianis (Venezia, 1433 - ?) è stato un membro dell'Ordine degli Assassini nel corso del tardo XV secolo in Italia.

Rosa (1460 - ?) fu un membro della gilda dei ladri di Venezia e, in seguito, matrona del bordello romano La Rosa in Fiore


Biografia (Antonio)

Giovinezza

Antonio nacque nel 1443 da una famiglia poverissima a Venezia. I documenti indicano che il padre era un ciabattino, mentre la madre andava a servizio della famiglia Bellini. Imparò a leggere e a scrivere da autodidatta, nelle pause di apprendimento presso il padre, e fece domanda di ammissione all'Università di Padova: venne rifiutato per le sue umili origini. I documenti reperiti in svariati archivi, indicano che richiese l'ammissione a diverse scuole in Italia, senza essere accettato da nessuna. Attorno al 1465 il suo nome sparì dalle cronache, per riemergere quattro anni dopo, quando partecipò ad una rapina in una lussuosa tenuta veneziana, casualmente propietà del Magnifico Rettore di Padova. Stando ad una frase riportata da una guardia cittadina, pare che Antonio, prima di fuggire misteriosamente, avesse dichiarato "Il duro lavoro non basta per essere onorato dalla società veneziana. Se si desidera qualcosa, bisogna prendersela!"

Vita da ladro

Alla fine, Antonio trovò la sua strada, e si unì all'Ordine degli Assassini, e successivamente prese il comando della Gilda dei Ladri di Venezia. Antonio, con i suoi ladri, rubarono ai nobili corrotti di Venezia, restituendo il denaro al popolo, come un Robin Hood italiano. Egli ritiene che rubare ai ricchi sia più un modo per guadagnare, che fare azioni criminali.

Incontro con Ezio

Dopo l'arrivo di Ezio Auditore da Firenze, il figlio del defunto amico Giovanni, nel 1485, Antonio ha accettato l'aiuto di Ezio per uccidere il mercante Templare Emilio Barbarigo, ed assicurare il futuro dei mercati di Venezia. In seguito, aiuterà assieme a Leonardo da Vinci ad uccidere Carlo Grimaldi, nel tentativo fallito di salvare Giovanni Mocenigo. Un anno dopo, assieme a Teodora Contanto, dà un piccolo aiuto ad Ezio per assassinare Marco Barbarigo, nuovo doge di Venezia. Ancora un anno dopo, presenta ad Ezio il futuro doge Agostino Barbarigo (cugino di Marco), per discutere su come uccidere Silvio Barbarigo. Due anni più tardi, durante il duello di Ezio contro il Gran Maestro Templare Rodrigo Borgia, Antonio, insieme agli altri compagni Assassini, intervenne a favore di Ezio. Dopo la battaglia tutti gli rivelano di essere Assassini.
Nel 1491, Antonio fu contattato dall'Assassino spagnolo Luis Santangel, che era in cerca di protezione per lui ed il suo amico Cristoforo Colombo, mentre cercavano di incontrare Rodrigo Borgia a Venezia. Antonio contattò Ezio e chiese il suo aiuto. Mise poi in contatto Ezio con la Gilda dei Ladri di Barcellona prima che Ezio si recò sul posto per combattere i Templari.
L'ultima volta che Antonio vide Ezio, fu prima di andare a Roma per combattere Rodrigo Borgia, quando lui e gli altri Assassini lo aiutarono "creando problemi" in città.

Biografia (Rosa)

Giovinezza

Nata da un ignoto nobile veneziano e da una prostituta, Rosa trascorse l'infanzia in mezzo alla strada, rubando quello che gli occorreva.
Nel 1475 cercò di derubare Antonio, capo della Gilda dei Ladri a Venezia, che, invece di denunciarla, decise di prendersene cura notando quanto la ragazza fosse agile e constatando un talento naturale nell'arrampicarsi sugli edifici. Rosa, da quel momento, lavorò con Antonio e i suoi ladri contro Marco Barbarigo, un potente mercante veneziano.

L'aiuto ad Ezio Auditore

Nel 1481 Rosa e altri membri della Gilda dei Ladri tentarono di assaltare il Palazzo della Seta, allo scopo di trovare e uccidere Emilio Barbarigo, un mercante veneziano, membro dell'Ordine dei Templari, che voleva ottenere violentemente il monopolio sul mercato di Venezia, minacciando i venditori della città. Mentre i suoi compagni distraevano le guardie, Rosa tentò di scalare l'alto muro del palazzo, per accedere così agli appartamenti di Emilio Barbarigo. Durante la scalata, però, la ragazza fu colpita ad una gamba da una freccia scagliata da un arciere, e cadde a terra. Fortunatamente per lei, l'Assassino Ezio Auditore da Firenze, che aveva assistito alla scena in disparte, la aiutò a raggiungere i suoi compagni che la attendevano per la ritirata; prima scortandola per le calli della città, successivamente, una volta che la ragazza accusò la stanchezza, portandola in braccio. Una volta raggiunti gli alleati, Rosa fu posta su una gondola che, guidata dal ladro Ugo attraverso i canali di Venezia, fu condotta alla base della Gilda dei Ladri, mentre Ezio eliminava le guardie che tentavano di assaltare la barca. Dopo che la gondola ebbe raggiunto la base, Ezio prese nuovamente in braccio Rosa e la portò all'interno dove alcuni ladri prepararono un lettino di emergenza su un tavolo, su cui ragazza ferita fu fatta sdraiare. Fatto chiamare poco prima, Antonio, il capo della Gilda, arrivò e, con l'aiuto di Ezio, estrasse la freccia dalla gamba di Rosa. Con il tempo Rosa fece la conoscenza di Ezio e si innamorò di lui. Rimase delusa, infatti, quando Ezio le chiese semplicemente di insegnargli ad arrampicarsi bene come era in grado di fare lei. Nonostante questo, la ragazza, con l'aiuto del ladro Franco, in quanto lei, camminando ancora con una stampella come supporto, non era in grado di arrampicarsi, insegnò ad Ezio i suoi segreti per arrampicarsi sugli edifici.
Successivamente, nell'anno 1485, Ezio e i membri della Gilda dei Ladri tentarono un nuovo assalto al Palazzo della Seta per uccidere Emilio Barbarigo. Seguendo il piano ordito da Antonio, Ezio eliminò gli arcieri presenti sui tetti adiacenti l'edificio, di cui Rosa e altri ladri, abilmente travestiti, presero il posto. Dopo l'assassinio di Emilio Barbarigo, Rosa e gli altri ladri eliminarono le ultime guardie rimaste all'interno del palazzo e, dopodiché, la ragazza aprì, insieme ad Ezio, le porte dell'edificio, per far entrare Antonio e i ladri rimasti all'esterno.
Due anni dopo, nel 1488, nel giorno del compleanno di Ezio Auditore, Rosa, dopo avergli chiesto il perchè del suo aspetto triste, disse all'Assassino che, grazie a lui, Venezia era una città molto più tranquilla e sicura dove vivere. Dopodiché, essendo a conoscenza degli scopi dell'uomo, gli regalò il registro di navigazione dell'Arsenale, in modo che egli sapesse dell'arrivo imminente da Cipro della nave templare che Ezio attendeva.

Trasferimento a Roma

Nel 1504, la sorella di Ezio Auditore, Claudia, dopo essere stata catturata da alcune guardie fedeli a Cesare Borgia, lasciò il suo ruolo di matrona del bordello romano La Rosa in Fiore, e si recò a Firenze per riprendersi. Così, il capo della Gilda dei Ladri di Roma, l'Assassino La Volpe, contattò Antonio chiedendogli se Rosa fosse disponibile a sostituire Claudia nel ruolo di matrona del bordello. La ragazza accettò e, così, si trasferì a Roma per svolgere il suo nuovo incarico.

Antonio e Rosa appaiono in Assassin's Creed II, dove hanno ruolo di aiutanti e alleati di Ezio.

Paola e Teodora

Paola è stata il capo delle cortigiane fiorentine, e proprietaria del bordello "La Rosa Colta". Era un membro dell'Ordine degli Assassini, e sorella di Annetta, una serva della Famiglia Auditore.
  
Teodora è stata il capo delle cortigiane di Venezia, e proprietaria del bordello "La Rosa della Virtù" Era un membro dell'Ordine degli Assassini

Biografia (Paola)

Paola perse entrambi i genitori, degli Assassini, all'età di otto anni, quando vennero gettati in mare. Costretta a scegliere tra unisce un convento di suore e la prostituzione, scelse la vita di strada.
A sedici anni, scomparve dai registri, per riapparire solo quattro anni più tardi, quando venne arrestata per aver ucciso una guardia cittadina. Fortunatamente per lei, Giovanni Auditore la difese in tribunale, vincendo la causa per autodifesa, e in seguito la introdusse negli Assassini. Uscita di prigione, Paola ha poi fondato il suo bordello per proteggere le altre donne sfortunate della strada.
Paola si prese cura della moglie di Giovanni, Maria, e della figlia Claudia, quando Giovanni venne giustiziato. Ha anche contribuito all'addestramento dell'unico figlio sopravvissuto di Giovanni, Ezio, insegnandogli a nascondersi tra la folla. Lei lo mandò da Leonardo da Vinci, per riparare la Lama Celata del padre Giovanni, che si era rotta in una battaglia a Roma. Dopo che Ezio uccise Uberto Alberti, Paola lo fece tornare in incognito, e lo lasciò partire assieme alla sua famiglia per Monteriggioni.
Nel 1488, dopo il combattimento tra Ezio e Rodrigo Borgia per il possesso della Mela dell'Eden a Venezia, essa si rivela come un'Assassina, e presenziò anche alla Cerimonia di iniziazione di Ezio.
Durante i Falò delle vanità, Paola, in collaborazione con La Volpe, ha aiutato Ezio istigando i cittadini di Firenze per spodestare Girolamo Savonarola.
Nel 1499, Paola si recò a Villa Auditore per formulare un piano per assassinare Rodrigo Borgia. Il suo ruolo era quello di aiutare gli altri a creare scompiglio in città, lasciando Ezio ad infiltrarsi nella Cappella Sistina.

Biografia (Teodora)

Benché Teodora, avendo preso i voti, avesse il nome secolare, alcuni documenti relativi alle imposte ci informano che crebbe nella famiglia Contanto. I suoi genitori erano proprietari di una gioielleria, dove Teodora aiutava la madre nella gestione della bottega. Un cliente del negozio scrisse nel 1462: "Acquistato oggi un paio di orecchini presso la bottega dei Contanto, qui da presso. Una leggiadra fanciulla li ha impacchettati. Quando mi ha porto l'involto, le nostre dita si sono sfiorate. Sono dovuto uscire di corsa. Signore mio, quando mai ho preso moglie!".
Stando ai documenti dei magistrati, pare che Teodora, compiuti diciassette anni, non si limitasse a sfiorare le dita altrui. Il 26 novembre del 1467 fu accusata di aver commesso adulterio con un uomo sposato e fu denunciata dalla moglie di lui. Come spesso accadeva in questi casi, i genitori la rinchiusero in un convento, affinché concludesse i suoi giorni nella preghiera e nel silenzio.
Teodora entò nel convento presso Santa Maria degli Angeli nel 1467, decisa ad implorare perdono per i propri peccati. Ma nel 1473 ne fuggì, lasciando inchiodato un messaggio al portone d'ingresso. Il messaggio diceva che la vita nei chiostro appariva sterile e poco spirituale, e che solo grazie all'unione con un compagno si può davvero entrare nella grazia di Dio.

Teodora aprì La Rosa della Virtù nello stesso anno. Secondo il poeta Pietro Bembo, assiduo frequentatore, il suo bordello era era "il tempio di un nuovo Cattolicesimo".
Nel 1486 Ezio Auditore da Firenze, intenzionato a liberare Venezia dal neoeletto Doge Templare Marco Barbarigo, cercò consiglio e aiuto presso il capo della gilda dei ladri di Venezia, Antonio de Magianis, che, su informazione dell'amico Leonardo da Vinci, trovò a La Rosa della Virtù mentre si intratteneva con Teodora e alcune cortigiane. In quell'occasione Antonio presentò Ezio a Teodora e, dato lo stupore dell'Assassino alla vista di una suora di quel genere, ella gli illustrò le sue teorie riguardo la religione e la spiritualità. La discussione fu però interrotta dell'urlo di una cortigiana che aveva assistito all'omicidio di una delle sue compagne, ad opera di uno dei clienti del locale, che stava ormai fuggendo. Così, Ezio, su invito della stessa Teodora, corse all'inseguimento dell'omicida. Dopo aver ucciso l'uomo, Ezio tornò a La Rosa della Virtù e disse ad Antonio il motivo per cui lo aveva cercato. I due, così, discussero riguardo la difficoltà di uccidere il Doge a causa della sua accortezza. Teodora, che stava ascoltando la discussione, disse che, anche se Marco Barbarigo lasciava raramente il Palazzo Ducale all'interno del quale era al sicuro, non avrebbe mai rinunciato a partecipare al grande ricevimento, da lui stesso organizzato in occasione del Carnevale, che si sarebbe tenuto quella sera stessa e, quindi, suggerì quello come il momento adatto per colpire. La suora aggiunse però che solo chi indossava una delle particolari maschere numerate d'oro avrebbe potuto partecipare al ricevimento privato del Doge e, dopo aver accompagnato Ezio allo Squero di San Trovaso, dove si svolgevano i giochi del Carnevale, gli mostrò che una delle maschere sarebbe andata in premio a chi avrebbe vinto tutte e quattro le prove dei giochi.
Nonostante Ezio vinse in tutte le prove previste per ottenere la maschera, alla fine dei giochi, i cui giudizi finali furono truccati da Silvio Barbarigo, il premio fu consegnato alla guardia del corpo di Marco Barbarigo, Dante Moro. Tornato a La Rosa della Virtù, Ezio, Antonio e Teodora discussero riguardo al da farsi e, dopo aver saputo da una cortigiana che Dante si stava dirigendo al ricevimento del Doge con la maschera d'oro, la suora suggerì a Ezio di sfruttare le cortigiane per distrarre l'uomo al fine di potergli rubare più agevolmente la maschera, poichè ucciderlo avrebbe certamente indotto il Doge, Marco Barbarigo, ad annullare il ricevimento, e andare così al suo posto alla festa privata.
Una volta recuperata la maschera d'oro, Ezio andò al luogo del ricevimento privato, dove Teodora lo informò che il Doge si trovava su una barca attraccata poco al largo dal luogo della festa e che, dopo poco tempo, avrebbe tenuto un discorso pubblico dalla stessa barca, che sarebbe stato il momento adatto per uccidere l'uomo, e suggerì all'Assassino di muoversi nella folla sfruttando le sue cortigiane per non essere individuato dalle guardie. Durante il discorso del Doge, Teodora, dopo aver accordato sull'affermazione di Ezio che sosteneva che, per restare al sicuro, Marco Barbarigo non avrebbe abbandonato la barca su cui si trovava, suggerì all'Assassino di utilizzare la sua pistola celata per uccidere l'uomo a distanza, e di far esplodere il suo colpo nello stesso istante in cui venivano lanciati i fuochi artificiali della festa, in modo da coprirne il rumore e non essere così scoperto.
Dopo l'assassinio del Doge, Ezio tornò a La Rosa della Virtù dove Teodora, interrompendo quello che Antonio stava dicendo a Ezio, gli propose di riposarsi e di cercare conforto in quel luogo. Ezio, che sperava di concedersi del riposo in una notte insieme alla suora, fu interrotto da questa che chiamò a confortarlo le sue cortigiane.
Nel 1488, durante lo scontro che Ezio Auditore ebbe contro il Gran Maestro dell'Ordine dei Templari, Rodrigo Borgia, a Venezia, Teodora giunse in aiuto del fiorentino al fianco di tutti gli altri Assassini che, fino a quel punto, lo avevano aiutato nel suo viaggio alla caccia del templare e che, così, gli rivelarono di fare parte dell'Ordine degli Assassini.
La sera stessa Teodora e gli altri Assassini fecero prestare giuramento a Ezio e lo introdussero ufficialmente nell'Ordine degli Assassini.
Nel 1499, dopo che Ezio Auditore recuperò tutte le pagine del codice degli Assassini, Teodora e gli altri membri di spicco dell'Ordine degli Assassini si incontrarono a Villa Auditore, a Monteriggioni, per trovare l'esatta ubicazione della Cripta. Dopo aver scoperto che la Cripta si trovava a Roma, nel distretto del Vaticano, Teodora e gli altri Assassini dissero a Ezio che avrebbero scatenato dei disordini nella città in modo da facilitare l'ingresso di questo in Vaticano.

Paola e Teodora appaiono in Assassin's Creed II, dove hanno ruolo di aiutanti e alleate di Ezio.



Lucy Stillman

Lucy Stillman (1988 - 2012), membro dell'Ordine degli Assassini prima e successivamente dell'Ordine dei Templari, è stata una ricercatrice genetica, che lavorava per l'Abstergo nel Progetto Animus. Durante la sua permanenza all'Abstergo, riferì le informazioni scoperte agli Assassini e partecipò alle sedute nell'Animus di vari soggetti, tra cui Clay Kaczmarek e Desmond Miles. Nello stesso tempo si lasciò convincere da Warren Vidic ad entrare nell'Ordine dei Templari.
Quando Desmond terminò di rivivere i ricordi dell'antenato Altaïr Ibn-La'Ahad, Lucy lo aiutò a fuggire dal laboratorio. Una volta fuggiti, lo portò in un nascondiglio degli Assassini, dove iniziò a fargli rivivere i ricordi di Ezio per farlo diventare un Assassino grazie all'Effetto Osmosi, insieme agli Assassini Shaun Hastings e Rebecca Crane.

Biografia

Nata all'interno della Confraternita, sin da bambina fu addestrata da William Miles con lo scopo di infiltrarsi all'Abstergo, e dall'età di 17 anni ruppe tutti i rapporti con gli Assassini per evitare che si scoprisse che faceva parte della Confraternita. Prima di iniziare il suo lavoro sotto copertura con l'Abstergo Industries, Lucy Stillman frequentò l'Università per lo studio delle neuroscienze cognitive, ma fu costretta a lasciarla quando i suoi insegnanti iniziarono ad avere dei problemi con il suo argomento di studio, considerato pseudoscienza. Espulsa dall'Università, fece molte richieste di lavoro ad una gran quantità di aziende.

Lavoro all'Abstergo

Alla fine, fu contattata dal Dr. Warren Vidic, che le offrì una posizione all'interno dell'Abstergo. Visto che quello era il suo scopo, accettò l'offerta e iniziò immediatamente a lavorare con il Dr. Vidic sull'Animus. Per i primi tre anni, Lucy era responsabile della progettazione di una serie di funzioni e di interfacce per l'Animus. Lucy era cordiale e amichevole con pochi dipendenti dell'Abstergo, come ad esempio Richard, a cui fu ordinato di ucciderla, presumibilmente da Warren Vidic, ma Vidic intervenne in suo favore salvandola, sostenendo che era una dipendente di valore e conquistandosi la sua fiducia.
In seguito, Lucy si convinse di essere stata abbandonata dall'Ordine degli Assassini, e quando Vidic scoprì il suo passato da Assassina, la convise che era proprio così e la fece entrare nell'Ordine dei Templari. Nel 2010, dopo che gli Assassini ebbero scoperto il nuovo laboratorio dell'Abstergo nella Città del Vaticano, William Miles decise di infiltrare Clay Kaczmarek come soggetto del progetto Animus. Di giorno Clay avrebbe dovuto rivivere i ricordi dei suoi antenati per l'Abstergo, mentre di notte avrebbe dovuto cercare le informazioni che servivano alla Confraternita. Una volta ottenute le informazioni necessarie, Lucy lo avrebbe fatto fuggire.
Clay viene catturato nel gennaio 2011, e viene chiamato Soggetto 16. Comincia a rivivere i ricordi dei suoi antenati, tra cui Ezio Auditore. Nel gennaio 2012, malgrado la pazzia, era ancora alla ricerca di informazioni per gli Assassini. Nel frattempo l'Abstergo aveva individuato Desmond Miles come soggetto ideale, e progettava di rapirlo. Nel luglio 2012 Clay sentì Lucy e Vidic che parlavano, e scoprì che Lucy aveva tradito gli Assassini. Warren Vidic aveva intenzione, ad un certo punto, di far fuggire Desmond con Lucy, e in seguito avrebbe recuperato i nastri dell'Animus con i ricordi di Ezio e la Mela. Lucy, osservando i nastri della vigilanza, scoprì che Clay avava sentito lei e Vidic parlare, ed inviò una lettera a Clay, in cui gli spiegò che William Miles era un uomo che manda i suoi uomini in missione senza pensare alle loro vite, per cui pensava che non ci si potesse fidare di lui, mentre i Templari si curano dei loro uomini. Concluse dicendo che, avendo promesso di proteggerlo, non avrebbe detto nulla a Warren Vidic, ma non lo avrebbe fatto fuggire. Dopo essere stata "complice" dell'incidente al Soggetto 16, che annega nel Tevere, a Lucy venne affidato Desmond Miles, un parente di Clay e un Assassino anch'egli.
Desmond, durante la prima seduta nell'Animus, venne tirato fuori da Lucy, poiché il suo subconscio non gli lasciava visualizzare il ricordo specifico, che voleva l'Abstergo. Fra una sessione e l'altra, Lucy fece a Desmond alcune domande riguardanti il suo passato o rivelò ciò che sapeva sugli obiettivi dell'Abstergo, anche se all'inizio gli diceva che non poteva rivelare nulla. Poi gli raccontò come, in passato, fu costretta a tacere sull'Animus. Man mano che il tempo passava, Lucy lasciò i codici di accesso nel guardaroba di Desmond, in modo che Desmond potesse lasciare la sua stanza. Sull'Animus, Desmond trovò la penna di Lucy lasciata spontaneamente da lei. Questa penna gli fornì l'accesso al suo computer, al fine di leggere le sue e-mail. Più tardi, Lucy rivelò a Desmond che anche lei era un'Assassina e che era solo sotto copertura, per conoscere meglio i piani di Abstergo, anche se in realtà aveva già tradito la Confraternita. Quando Desmond finì le sessioni nell'Animus e tre misteriose persone, insieme a Warren, dissero che volevano uccidere Desmond, Lucy intervenne, chiendendo loro di lasciare in vita Desmond per ulteriori test.

Fuga dall'Abstergo al Nascondiglio

Alcune ore dopo, improvvisamente, Lucy si precipitò da Desmond con la maglia macchiata di sangue, chiedendo a Desmond di entrare nell'Animus per recuperare i dati della memoria principale. Lucy trasferì i dati sul nucleo di memoria e, rubatolo, fuggì con Desmond. Così facendo, fece sì che i glifi di Clay potessero essere analizzati da Desmond. Uccisi due uomini della sicurezza e arrivati furtivamente al parcheggio, si trovarono di fronte ad alcune guardie, di cui si liberarono rapidamente. Lucy fece quindi entrare Desmond nel bagagliaio di una macchina "per la sua incolumità". Arrivati nel nascondiglio, Lucy disse a Desmond che lei lo aveva trascinato nel nascondiglio per farlo divenire un Assassino grazie all'Effetto Osmosi. Entrati nella stanza principale, Lucy e Desmond incontrarono gli Assassini Shaun Hastings e Rebecca Crane e iniziarono subito i preparativi per le nuove sessioni nell'Animus. Più tardi, Lucy valutò i progressi di Desmond fra due sessioni dell'Animus 2.0. La mattina dopo, Desmond promise a Lucy che lui si sarebbe occupato di proteggerla.
Quando Desmond, tramite i ricordi di Ezio, scoprì la Cripta a Roma, gli uomini dell'Abstergo comandati da Warren Vidic arrivarono nel nascondiglio, presumibilmente chiamati da Lucy. In fretta, Lucy diede a Desmond una Lama Celata simile a quella di Ezio, dirigendosi al piano terra. Quando Warren Vidic e Lucy si incontrarono nuovamente nel magazzino, lui le ricordò che le aveva salvato la vita, volendole in realtà ricordare che ormai faceva parte dell'Ordine dei Templari. Lucy e Desmond sconfissero in una lotta le guardie dell'Abstergo e Vidic fuggì su un camion. Dato che il Nascondiglio era stato scoperto, gli Assassini partirono per un altro rifugio, mentre Desmond entrò nuovamente nell'Animus per continuare la ricerca di indizi e Lucy iniziò a studiare le sessioni, cercando di comprendere meglio il messaggio di Minerva.

Ricerca della Mela

Dopo un breve viaggio, gli Assassini arrivarono nella moderna Monteriggioni, stabilendo la loro nuova base nel Santuario sotto la Villa Auditore. Lucy e Desmond, passando attraverso l'antico tunnel fognario sotterraneo, aprirono la porta del Santuario a Shaun e Rebecca.
Quando Desmond terminò di rivivere i ricordi di Ezio a Roma, gli Assassini scoprirono che Ezio aveva nascosto la Mela dell'Eden in una Cripta sotto al Colosseo. Arrivati a Roma, il 10 ottobre 2012, dopo aver raggiunto la Mela, Giunone prese il controllo del corpo di Desmond e disse che "la via deve essere aperta. La bilancia tornerà in equilibrio". Desmond venne poi costretto a pugnalare Lucy nello stomaco con la sua lama celata, uccidendola. Questi eventi portarono a Desmond un grande stress emotivo e cadde in coma.
Lucy fu sepolta in un piccolo cimitero vicino a Roma. Shaun fu stato l'unico della sua squadra presente al funerale, mentre William Miles stava trasportando Desmond e Rebecca a New York. Desmond fu attaccato all'Animus, per farlo sopravvivere al coma.

Lucy Stillman appare in Assassin's Creed, Assassin's Creed II, Assassin's Creed Brotherhood e Assassin's Creed Revelations, come alleata di Desmond. Ne siete davvero sicuri?