sabato 4 agosto 2012

Uberto Alberti

Uberto Alberti (1416 - 1476) fu un Gonfaloniere di Giustizia di Firenze durante il Rinascimento. Era considerato uno dei più grandi avvocati dell'epoca, in quanto non perse nemmeno una causa, nonostante fosse un autodidatta negli studi giuridici. Egli fu inoltre un amico della Famiglia Auditore e un alleato di Lorenzo de' Medici.
Nel 1476 Uberto tradì i suoi potenti amici, ordinando l'arresto della famiglia Auditore e la condanna a morte di Giovanni Auditore e di due dei suoi figli, Federico e Petruccio.

Biografia

Alleato dei Medici

Nonostante fosse un autodidatta, divenne un avvocato di successo, vincendo tutte le cause che gli vennero affidate.
Inizialmente, Uberto era un alleato dei Medici, ma quando la sua famiglia venne sfrattata dalla banca dei Medici, covò propositi di vendetta, e si alleò coi Templari, che promisero di appoggiarlo. Uberto aiutò sia Giovanni, sia Lorenzo, dando loro consigli e torturando addirittura i suoi compagni Templari, ma quando Giovanni scopre le prove possibili dei piani dei Templari, Uberto si sbarazza di esso, rivelando la sua vera fedeltà.

Esecuzione degli Auditore

Ezio incontra Uberto nell'ufficio di Giovanni, mentre i due conversano riguardo qualcosa di urgente, anche se Ezio viene respinto dal padre prima di poter capire di cosa stessero parlando. Poche ore dopo, Giovanni viene fatto arrestare da Uberto, e, mentre conversava con Rodrigo Borgia quella stessa sera, vennero interrotti da Ezio, che da le prove della congiura dei Pazzi ad Uberto per far scarcerare il padre ed i fratelli.
Uberto conosce perfettamente il contenuto della busta, e chiede ad Ezio se ha intenzione di rimanere a casa sua a dormire, anche se Ezio declina la proposta: una decisione che salva la vita a Ezio. La mattina seguente, Uberto accusa Giovanni, Federico, Petruccio ed Ezio di tradimento. Durante l'esecuzione, Giovanni ricorda ad Uberto delle prove dategli da Ezio, che provano l'innocenza della famiglia, ma, Uberto afferma che non sa di che cosa Giovanni stia parlando, e condanna a morte i tre.
Vedendoli morire, Ezio corre verso la parte anteriore del palco, urlando che avrebbe ucciso Uberto per ciò che ha fatto, ma una guardia disarma Ezio prima che potesse arrivare abbastanza vicino. Fuggito dalle guardie, Ezio si rifugia da Paola, capo delle cortigiane, che ospitava la madre e la sorella. Dopo alcuni giorni di addestramento, Ezio si trova a casa di Leonardo da Vinci dove però irrompe una guardia mandata da Uberto. Questa picchia Leonardo ma Ezio irrompe ed uccide l'uomo, salvando Da Vinci. Infine, scopre da Paola che Uberto sarà al chiostro di Santa Croce, dove parteciperà ad una mostra d'arte del Verrocchio.

Morte

Ezio lo vede intento a parlare con Lorenzo sull'esecuzione, insultando il Magnifico. Dopo che Ezio raggiunge il cortile di Santa Croce dove si sta tenendo la mostra, vede Uberto parlare con i vari nobili della città, che si congratulano con lui per l'esecuzione, insultando gli Auditore. Ezio si avvicina ad Uberto, e prima che possa chiamare le guardie, Ezio lo uccide brutalmente con la Lama Celata, pugnalandolo cinque volte al petto.

Ultime Parole

  • Uberto: Tu ...
Uberto viene pugnalato cinque volte al petto.
  • Uberto: Tu avresti fatto lo stesso, per salvare coloro che ami ...
  • Ezio: Si, certo. E l'ho fatto!


Uberto Alberti appare in Assassin's Creed, dov'è la prima vittima/bersaglio di Ezio. Ruolo: Nemico non templare, anche se è alleato dei templari.


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